Vito De Filippo ricorda Ester Scardaccione

 Conoscere la determinazione e la passione che ispira la vita quotidiana di donne come Ester Scardaccione può contribuire al diffondersi di pratiche positive. Quella di Ester è una figura capostipite in questo senso, una figura che potremo ricordare nel modo migliore e che a lei più sarebbe piaciuto rinnovando il nostro esempio di uomini politici, servitori del bene comune. E’ quanto sostiene il sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo in un messaggio agli organizzatori degli eventi dedicati oggi a Ester Scardaccione.
E’ stata – aggiunge – una cittadina esemplare, una donna affettuosa che ha aiutato tantissime persone e ha precorso i tempi, lottando contro le discriminazioni che tanto dolore hanno portato e ancora oggi portano. Era infatti nel senso più alto della parola una visionaria, una donna di tempra forte e rara, che ha saputo anticipare i tempi guardando avanti, che con determinazione ha saputo difendere le donne in forma nuove ancora oggi fonte di ispirazione, in tempi e contesti quali quelli odierni che nonostante il progresso sociale e morale sono a volte ancora veramente ostili.

Credo molto nella forza degli esempi, delle vite esemplari, tematica che – afferma ancora De Filippo – oggi è tornata di forte attualità nella riflessione di filosofi, in questi ultimi anni anche in Italia. Una vita ben vissuta, una vita ben spesa, vale molto di più che una serie di precetti e di indicazioni normative per tratteggiare un’ideale di vita realizzata, anche se magari sofferta e quasi consumata e la dedizione alle persone in stato di necessità materiale o mentale.

L’imitazione degli esempi di impegno e dedizione – continua il sottosegretario – sono oggi sempre più importante e svolge una funzione di bene comune: il modo positivo di rispondere all’imitazione è rilanciare la gara, innovando ancora. Tutto ciò è particolarmente importante nell’era della globalizzazione dove lo scambio dinamico tra innovazione e imitazione è molto veloce e globale: anche oggi, come venti anni fa, la risposta per vivere e crescere non è invocare interventi dall’alto, ma un rilancio e un nuovo sforzo creativo nell’arte di scoprire nuove forme di servizio alla comunità.
Una donna o un uomo che sanno essere davvero innovatori divengono per questo protagonisti
dello sviluppo di un’intera società, creano vero valore aggiunto, rendono dinamico tutto il sistema
sociale. L’innovatore in genere inizia una dinamica è poi seguito da un gruppo più o meno grande
di imitatori attratti dal valore aggiunto. Per questo credo di poter indicare l’esempio di
Ester come quello di una persona coraggiosa, una figura che ha offerto la propria vita e si è caricata di tutta la sofferenza possibile e in questo modo ha dato se stessa per il bene comune.
Il Premio “Ester Scardaccione”, istituito dal Consiglio Regionale della Basilicata nel 2006 – ricorda De Filippo – si inserisce in questa dinamica di esemplari propositivi, vuole essere un gesto comunitario e un’opportunità per la valorizzazione ed il riconoscimento dell’attività di donne lucane che con il loro impegno sono riuscite a lasciare un esempio significativo di dedizione e di concretizzazione di un ideale normativo in diversi contesti, che siano essi sociali, culturali ed artistici. Nostro scopo è stato far emergere dal sommerso contesti e dimensioni poco noti dove le azioni di donne fortemente motivate sono riuscite a creare prospettive, soluzioni e diffondere un clima di pace e di solidarietà.
bas04 

    Condividi l'articolo su: