Vita: è tempo di svolta per i problemi agricoltura lucana

Per il consigliere del Psi è “il destino dell’Alsia, di Metapontum Agrobios, dell’Arbea e di centinaia di dipendenti è ancora appeso ad un filo e senza una strategia complessiva non sarà possibile definire ruoli e compiti per ciascun ente”

“Il rischio di disimpegno automatico di oltre 47 milioni di euro di fondi del Psr-Feasr 2007-2013 per la Basilicata, purtroppo, è sempre più concreto. Una conferma viene dall’aggiornamento, al 31 ottobre scorso, da parte della Rete Rurale Nazionale (Ministero per le Risorse Agricole) sull’avanzamento della spesa effettivamente sostenuta: dal primo gennaio 2007 al 31 ottobre 2012 la spesa complessiva in Basilicata è pari a circa 148 milioni 300 mila euro, mentre a rischio disimpegno automatico, se non verranno spese entro il 31 dicembre prossimo, ci sono il 12,17% delle risorse assegnate. E’ un’evenienza sciagurata che non possiamo permetterci tanto più in relazione al paventato taglio (che dobbiamo contrastare) dei fondi per la Pac di 25,5 miliardi di euro per il periodo 2014-2020”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Psi, Rocco Vita.

Per l’esponente del Psi “la situazione, pertanto, richiede un piano di azioni e misure che, evidentemente, non solo la Giunta regionale ma neanche la recente Conferenza di Idv a Matera sull’agricoltura con l’assessore-segretaria Mastrosimone non ha ancora individuato con chiarezza. Il trend di spesa, che in un mese ha registrato appena 1 milione di euro in totale, dimostra che solo con la conclusione dei recenti bandi, di cui alle Misure 112 ‘Insediamento giovani agricoltori’ e 121 ‘Ammodernamento aziende agricole’, con la netta opposizione ad una proroga richiesta da più parti, non è possibile accelerare gli interventi e raggiungere l’obiettivo del mantenimento del rispetto del termine del 31 dicembre prossimo. A tutto ciò si aggiungono ritardi inspiegabili nella definizione del pacchetto di riforme della governance agricola di cui si è parlato prima dell’inizio dell’estate in un apposita riunione dei partiti della maggioranza con l’annuncio che l’insieme di provvedimenti di riforma sarebbe stato presentato entro la fine di settembre. L’unico disegno di legge licenziato dalla Giunta riguarda, invece, l’accorpamento dei tre Consorzi di Bonifica e non sembra abbia trovato quegli ampi consensi del mondo agricolo necessari ad affrontare una questione così rilevante come i servizi irrigui sull’intero territorio regionale”.

“Diventa perciò – prosegue Vita – indispensabile imprimere una svolta nel lavoro del Dipartimento perché il destino dell’Alsia, di Metapontum Agrobios, dell’Arbea e di centinaia di dipendenti oltre che di personale precario è ancora appeso ad un filo e senza una strategia complessiva non sarà possibile definire ruoli e compiti per ciascun ente. Sarebbe troppo semplicistico pensare di riformare gli enti agricoli procedendo solo a tagli ed accorpamenti di funzioni e compiti. Specie i servizi di assistenza agli agricoltori e la ricerca necessitano di un progetto complessivo e non solo di atti di liquidazione. Se non riusciamo a recuperare uno sguardo lungo, come ci imporrebbe di fare la crisi sempre più grave che coinvolge agricoltori, allevatori, produttori e l’intera filiera agro-alimentare, almeno riappropriamoci del presente e dell’immediato futuro”.

    Condividi l'articolo su: