Venerdì 9 maggio 2025, alle ore 16, la Sala Rota del Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera ospiterà un evento musicale di particolare interesse: un concerto interamente dedicato alla viola, con un ensemble formato esclusivamente da studenti del triennio e del biennio della classe della violista e docente Anna Serova.
L’appuntamento rientra nella rassegna “Chamber Music” del Conservatorio e rappresenta il quarto incontro della stagione. Il concerto offrirà al pubblico l’opportunità di ascoltare la viola in una veste poco consueta, valorizzandone le qualità timbriche ed espressive che solo in tempi relativamente recenti sono state riconosciute pienamente anche nel repertorio solistico.
Il programma propone un percorso che attraversa epoche e stili diversi, con opere originali e trascrizioni appositamente adattate per questo tipo di formazione. Ad aprire la serata sarà il Duetto per due viole di Johann Stamitz, rara testimonianza settecentesca scritta per questo strumento. Seguirà un momento dedicato al quartetto di viole, con l’esecuzione della Ciaccona di Johann Sebastian Bach, brano originariamente per violino solo e trascritto per quattro viole dal compositore giapponese Ichiro Nodaira, che ne offre una lettura più stratificata dal punto di vista armonico.
Nella seconda parte del concerto, l’ensemble al completo eseguirà una serie di arrangiamenti che mettono in luce la versatilità della viola in ambito sia barocco che moderno. Verranno proposti il Concerto Grosso op. c n. 8 e La Follia di Arcangelo Corelli, adattati rispettivamente da R. Cohen e Michael Kimber, seguiti dalla Pavane di Gabriel Fauré, rielaborata per viola da Sancho Engano. Il programma si chiuderà con Erlkönig di Franz Schubert, nella trascrizione per otto viole di Max Baillie, e con Preparense di Astor Piazzolla, brano in cui le atmosfere del tango si fondono con sonorità classiche grazie all’arrangiamento di M. Mickalakakos.
Si esibiranno Emanuele Sasso, Michelangelo Caprioli, Victor Vinicious Coelho, Chiara Vitelli, Daniela Di Fonzo, Grazia Pierro e Michela Loforesi, guidati da Anna Serova. L’ensemble, che si avvicina per struttura a una piccola orchestra di viole, riesce a coprire l’intera gamma sonora tipica di un gruppo d’archi, dimostrando come questo strumento, spesso associato a un ruolo intermedio tra violino e violoncello, possa sostenere da solo la costruzione musicale di un intero concerto.
«Nel quartetto o ensemble di viole – afferma Anna Serova – si scopre un equilibrio timbrico molto interessante. Le viole riescono a sostenere sia le parti melodiche sia quelle armoniche, offrendo un ascolto ricco e coerente. È un modo per riscoprire lo strumento fuori dai contesti abituali».