Villa d’Agri: Prinzi su protocollo Regione – Inps

“Se siamo costretti da tempo ad occuparci di difendere la continuità di presidi di servizi essenziali in funzione in Val d’Agri, evidentemente, è perché si è allentata l’attenzione delle istituzioni locali e della politica su questo tema”. Lo afferma Vittorio Prinzi, già consigliere provinciale e sindaco di Viggiano, in riferimento al protocollo Regione-Inps che, dal prossimo primo novembre,  esclude i presidi territoriali Inps di Policoro e Villa d’Agri tra quelli abilitati alle attività di accertamento sanitario di invalidità civile per cecità, sordità, handicap e disabilità.
“Si impone – sottolinea Prinzi – una ripresa della mobilitazione popolare in grado di colmare disattenzioni istituzionali e politiche. Si pensi infatti ai nuovi e pesanti disagi cui sarebbero sottoposte categorie sociali svantaggiate per raggiungere dai centri della Val d’Agri  la sede Inps di Potenza dove svolgere gli accertamenti.  Villa d’Agri nel corso degli anni  ha già perso troppi uffici pubblici con conseguenze negative dirette sui cittadini costretti a raggiungere Potenza per sbrigare le solite pratiche burocratiche. Solo una mobilitazione popolare può invertire questa tendenza di spoliazione di centri e strutture nel comprensorio del petrolio. Quanto al futuro dell’ospedale di Villa d’Agri il nostro auspicio è che gli impegni assunti dal presidente Pittella in occasione dell’incontro promosso dalla Cgil siano mantenuti attraverso un cronoprogramma certo di azioni, misure e provvedimenti per la tutela della salute delle popolazioni valligiane, proseguendo il confronto con gli operatori dello stesso ospedale”.

BAS 05

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