Il capogruppo Pd commenta positivamente l’incontro svoltosi ieri tra le parti interessate e auspica che si creino le condizioni tecnico giuridiche per allontanare lo spettro della cassa integrazione per numerosi lavoratori di cui ben 300 lucani
“Incontro interlocutorio ma positivo quello tenutosi oggi a Roma con i rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, quelli dell'azienda Ghizzoni Spa Dr. Pecchini, Dr. Sebastiani ed il responsabile delle relazioni industriali Nicola Druda oltre che di Invitalia e Sviluppo Basilicata sulla delicata vertenza ‘Ghizzoni S.p.a.’ che dal maggio 2012 è in amministrazione straordinaria”. A renderlo noto il presidente del gruppo Pd, Luca Braia.<br /><br />“Lo sforzo in campo che vede insieme sia il Governo nazionale che quello regionale – prosegue Braia – è chiaramente finalizzato a dare un futuro possibile ai 476 lavoratori, di cui ben 300 lucani, ci auguriamo possa avere risvolti positivi in tempi comunque molto ristretti. Il dott. Daniele Pecchini nominato dal Mise Commissario straordinario a seguito della grave crisi che ha investito l'azienda, è stato in grado di riattivare, in pochi mesi, non solo tutte le commesse Srg (Snam Rete Gas) che erano sospese per mancanza di liquidità ma di individuare possibili acquirenti del ramo d'azienda con l'obiettivo di riprogettare definitivamente il futuro di questa grandissima realtà industriale, specializzata nel settore della costruzione di Pipeline (rete gas) in Italia e nel mondo”.<br /><br />“Ci auguriamo che le ampie disponibilità dichiarate al tavolo, possano essere sufficienti e quindi utili a creare le condizioni tecnico giuridiche per consentire alla Ghizzoni S.p.a. di sottoscrivere un importante contratto con la Snam Rete Gas. Contratto – conclude il presidente del gruppo Pd – che potrebbe assicurare lavoro per 3 anni ad oltre 150 persone e garantire il possibile acquirente sulla bontà dell'operazione che farebbe tirare un sospiro di sollievo alle centinaia di famiglie che da mesi vivono con lo spettro della cassa integrazione o peggio ancora del licenziamento”.<br />