Per il capogruppo di Lb-Fdi “il governo regionale sembra restare defilato e in silenzio sulla questione. Eppure la posta in gioco è altissima, per i 390 lavoratori e per l’azienda che rappresenta un perno essenziale nella realtà materana”
Il capogruppo di Lb-Fdi Gianni Rosa ha presentato un’interrogazione a risposta immediata al presidente della Giunta regionale Pittella “per conoscere lo stato attuale della vertenza Datacontact, la posizione del governo regionale in merito e le azioni che si vogliono intraprendere per scongiurare un’altra grave crisi occupazionale”.<br /><br />“Il futuro della Datacontact e dei suoi lavoratori – Afferma l’esponente di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale – è ancora avvolto da un clima di incertezza preoccupante. I tre mesi di proroga concessi per individuare un nuovo imprenditore a cui affidare la commessa Telecom e che potesse assorbire 390 persone, stanno per finire. In questi mesi sembra ci siano stati incontri tra Telecom, Regione Basilicata, Mise e Datacontact; ma i sindacati e i lavoratori hanno lamentato la totale mancanza di confronto e di informazioni ufficiali da parte delle Istituzioni. L’assessore regionale alle Attività produttive Raffaele Liberali ha dichiarato che, trattandosi di un argomento suscettibile di cambiamenti, non era opportuno esprimere valutazioni sulle opzioni in campo”.<br /><br />“Il rapido avvicinarsi della scadenza della proroga – afferma ancora Rosa – ha messo, legittimamente, in allarme sindacati e lavoratori che, qualche giorno fa, hanno incontrato il prefetto di Matera chiedendole di farsi interprete delle loro richieste. In questi giorni, tanto il prefetto quanto il sindaco di Matera si sono pronunciati dichiarando l’impegno di portare questa vertenza in tutte le sedi istituzionali finché non si prospetti una soluzione. Il governo regionale, invece, sembra restare defilato e, ingiustificatamente, in silenzio sulla questione. Eppure la posta in gioco è altissima, non solo per i 390 lavoratori coinvolti direttamente, ma per l’intera azienda che rappresenta un perno essenziale nella realtà lavorativa materana”.