Vertenza aree di servizio Galdo di Lauria, si a mozione

Con il documento, proposto da Cifarelli, si impegna la Giunta ad intervenire presso il ministero delle Infrastrutture e l’Anas per garantire livelli occupazionali a seguito della variazione del tracciato dell’autostrada A 3 Salerno – Reggio Calabria

Il Consiglio regionale ha approvato oggi a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Udc, Pdl-Fi, Gm e Psi e 2 astensioni del M5s) una mozione proposta dal capogruppo del Pd Roberto Cifarelli e sottoscritta anche dai consiglieri Santarsiero, Miranda Castelgrande, Lacorazza, Polese, Giuzio (Pd), Pace (Gm), Napoli (Pdl-Fi) e Bradascio (Pp) con la quale si impegna il governo regionale ad intervenire presso il ministero delle Infrastrutture e presso l&rsquo;Anas &ldquo;al fine di far rispettare un apposito accordo sottoscritto, finalizzato a garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e a tal fine ristorare i gestori delle aree di servizio Galdo ovest e Galdo est in territorio di Lauria, per i maggiori oneri derivanti dalla variazione di tracciato dell&rsquo;autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;Anas &ndash; si legge nel dispositivo &ndash; con propria autonoma decisione, nell&rsquo;ambito del progetto di ammodernamento del tratto autostradale, ha deciso di modificare il tracciato compreso nel Comune di Lauria senza prevedere la contestualit&agrave; della realizzazione delle aree di servizio ricadenti nel tratto. Le due aree di servizio gi&agrave; operanti, Galdo ovest e Galdo est sono state fortemente penalizzate, con riduzione sostanziale dei volumi di vendita. A settembre del 2015 presso la prefettura di Potenza &egrave; stato sottoscritto un accordo tra Anas, Regione Basilicata, Comune di Lauria, Esso italiana, sindacati dei lavoratori impegnati nelle due aree di servizio, gestori delle due aree e relative associazioni di categoria datoriali, con lo scopo di garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e contemperare tale interesse con quelli dei gestori. La mancata corresponsione delle risorse finanziarie da aprire 2016 e la mancata realizzazione delle aree nei tempi programmati sta mettendo a dura prova le gestioni ed i lavoratori che da quelle dipendono&rdquo;.&nbsp;

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