Dopo una prima fase pilota, il processo volontario e partecipato, che ha registrato un grande interesse ed una rinnovata vivacità dei territori e delle comunità, è oggi maturo per approdare alla sottoscrizione del “Contratto di Fiume delle Valli del Noce e del Sinni”, sostenuto dalla futura Strategia e dal relativo Programma di Azione.
Per assicurare la più ampia partecipazione ed un confronto collettivo interterritoriale ed interistituzionale sul futuro del CdF Noce/Sinni, gli appuntamenti del 27 e 28 novembre rappresentano una occasione importante di approfondimento e condivisione dello strumento e del processo da portare avanti, attraverso un patto di responsabilità per la tutela della risorsa idrica, la valorizzazione del paesaggio, la crescita delle economie locali e la promozione di una governance collaborativa e multilivello.
In linea con le recenti indicazioni del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume e con gli orientamenti adottati dalla Regione Basilicata (Linee guida regionali sui CdF, PPR, le politiche per l’acqua e il paesaggio), il CdF Noce–Sinni rappresenta oggi uno strumento di governance capace di integrare competenze, prevenire conflitti, attrarre risorse, innovare i modelli di gestione e orientare le politiche territoriali verso la transizione ecologica. Il suo impianto strategico si basa su quattro ambiti tematici — Ambiente, Paesaggio Fluviale, Identità, Sviluppo Locale — declinati in azioni concrete che coniugano Nature Based Solutions, servizi ecosistemici, tutela del patrimonio culturale e nuove economie di luogo.
Gli appuntamenti in programma serviranno a consolidare la visione comune tra tutti i soggetti coinvolti, in un contesto di ascolto e di dialogo reciproco. Le sessioni tematiche daranno spazio ai contributi dei consulenti scientifici che hanno supportato il processo, mentre la discussione aperta con gli stakeholder consentirà di integrare osservazioni, proposte e priorità locali.
La tavola rotonda finale offrirà infine un quadro di sintesi sul ruolo dei Contratti di Fiume quali strumenti di supporto locale alla pianificazione territoriale.
Gli obiettivi sono chiari: assicurare la continuità del processo e replicare il modello del CdF sugli altri territori regionali, per accompagnare le comunità fluviali, nei prossimi anni, verso un modello di sviluppo sempre più sostenibile ed inclusivo.