Venezia su mancata discussione mozione edilizia scolastica

Il consigliere del Pdl condanna il comportamento irresponsabile di chi ha ritenuto, inopportuno, forse politicamente, che la mozione venisse discussa, arrecando, così, un danno alla collettività

Il consigliere regionale Mario Venezia (Pdl) ha presentato durante i lavori consiliari di quest’oggi una mozione riguardante gli investimenti in edilizia scolastica. “La mozione – precisa il consigliere – nasce dalla preoccupazione messa in rilievo dall'ultimo rapporto di Legambiente ‘Ecosistema scuola -2012’ sulla qualità delle strutture e dei servizi della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria. Lo studio evidenza forti criticità e necessità di interventi urgenti di manutenzione straordinaria in una regione, la Basilicata, che occupa i primi posti per rischio sismico. Gli ultimi eventi dello sciame sismico che stanno, da giorni, interessando le zone del Pollino rendono prioritario ed improcrastinabile l' interessamento da parte del Consiglio regionale al fine di garantire la sicurezza degli edifici e l'incolumità di operatori ed alunni”.

Da qui la contrarietà del consigliere sulla mancata discussione immediata della mozione. Venezia lamenta la contraddizione delle due votazioni: la prima, per l'iscrizione all’ordine del giorno che ha raccolto l'unanimità, 25 voti, mentre la successiva, avvenuta solo dopo pochi secondi, sulla quale è stato registrato un numero insufficiente di voti (21 su 22) necessari per la discussione immediata”.
“Con il documento – sottolinea l’esponente del Pdl – si impegnava la Giunta regionale a proporre, in sede di conferrenza Stato-Regioni, una specifica deroga al Patto di stabilità per interventi in edilizia scolastica, soprattutto nelle regioni ad alto rischio sismico e di prevedere un piano di interventi straordinari per recupero e messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici al fine di garantire l'incolumità degli alunni e degli operatori scolastici”.

“Considerata l' urgenza e l' improcastinabilità degli interventi nell'interesse della pubblica incolumità, la subordinazione della stessa alla discussione sul patto di stabilità – continua Venezia – non riesco a spiegarmi come sia stato possibile perdere quatto voti nel giro di pochi secondi o i motivi impellenti che abbiano impedito, momentaneamente, la votazione ai quattro colleghi. Per una maggiore chiarezza e informazione dell'attività svolta dai consiglieri regionali, nell'ottica delle priorità che l'istituzione regionale deve avere nell'affrontare i problemi della comunità che rappresenta, mi impegno a dare massima informazione sullo svolgimento della votazione, avvenuta in data odierna, sia chiedendo all'ufficio di Presidenza di far verificare il corretto funzionamento del sistema di voto elettronico, sia verificando le presenze in Aula al momento del voto sia, infine, controllando e valutando con attenzione il risultato del voto elettronico di ciascuno”.

Esprimendo il proprio rammarico, Venezia ricorda ai colleghi “le responsabilità che il Consiglio regionale ha nei confronti della comunità che deve sapere rappresentare al meglio e tutelare, e condanna il comportamento irresponsabile di chi ha ritenuto, inopportuno, forse politicamente, che la mozione venisse discussa, arrecando, così, un danno alla collettività”.

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