Venezia (Pdl): rifondare la Basilicata

Il consigliere regionale critica la maggioranza di centrosinistra affermando che la politica “deve imparare a migliorarsi e ad operare nell’esclusivo interesse della comunità”

“Che la nostra regione sia stata, negli ultimi 15 anni, oggetto di spartizioni e clientela è oramai acclarato e finalmente riconosciuto anche da quella parte politica che ha gestito il potere. Fatte queste semplici premesse, credo che sia giunto il momento di concorrere tutti alla rifondazione della Basilicata che è cosa ben diversa dal tanto esaltato restyling dello Statuto”. E’ quanto afferma in una nota il consigliere regionale del Pdl Mario Venezia.

“Il Pdl, in questi ultimi mesi, consapevole del suo ruolo- aggiunge l’esponente del Pdl -, ha più volte offerto la propria disponibilità alla maggioranza con proposte concrete ed efficaci per dare l’avvio ad un nuovo corso teso a rimettere nella giusta rotta la nave Basilicata prima del disastroso naufragio. Ma il presidente De Filippo, sempre più arroccato nel suo Olimpo, non si rende conto di essere alla guida di una grande nave, con circa 560.000 persone la maggioranza delle quali in gravissime difficoltà, rifiuta le offerte di soccorso da parte di chi è seriamente preoccupato dell’imminente affondamento e si limita a cercare ciambelle di salvataggio nel terzo polo pur di proseguire un viaggio che, vista la realtà, porta la regione direttamente verso l’inabissamento”.

“Se la situazione italiana è difficile – scrive ancora Venezia -, quella lucana è addirittura disperata per un sistema produttivo collassato, per i tanti disoccupati rassegnati, per le migliaia di famiglie sotto la soglia della povertà e nell’indigenza, per i tanti giovani, raggirati e disillusi, che hanno perso ogni speranza. La politica non deve limitarsi a riconoscere i propri errori, sic et simpliciter, per poi continuare a sbagliare all’infinito ma deve imparare a migliorarsi e ad operare nell’esclusivo interesse della comunità individuando metodi e percorsi diversi da quelli attuati senza andare alla ricerca di improbabili accordi o nuove alleanze solo per darsi nuove verginità utili per autoalimentare ed autosostenere se stessa”.

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