Venezia (Pdl): per lavoratori Ghizzoni boccata di ossigeno

“Di questi giorni la notizia ufficiale della concessione della Cassa integrazione a 701 operai che, in attesa della risoluzione dei problemi dell'Azienda sottoposta ad amministrazione straordinaria, possono trarre un minimo respiro di sollievo”

“Qualche settimana fa, come il classico fulmine a ciel sereno, la Ghizzoni S.p.A., azienda che per anni ha garantito certezze lavorative per circa 400 operai lucani e serenità di vita per altrettante famiglie, ha dovuto chiudere i battenti e licenziare, in tronco, i suoi dipendenti a causa della insolvenza delle società committenti della Grecia, Spagna e Germania. Da un giorno all'altro, nonostante i tentativi disperati del presidente Ghizzoni e del suo staff manageriale, migliaia di lavoratori, oltre 1500 da tutt'Italia, si sono ritrovati senza lavoro e senza futuro”. E’ quanto sottolineato dal consigliere regionale del Pdl, Mario Venezia.

“Di questi giorni – ricorda il consigliere – la notizia ufficiale della concessione della Cassa integrazione a 701 operai che, in attesa della risoluzione dei problemi dell'Azienda sottoposta ad amministrazione straordinaria, possono trarre un minimo respiro di sollievo. Un plauso, quindi, alla Società che da sola e, ad onor del vero, con il solo sostegno del presidente della Provincia di Matera Stella e, mi sia consentito, del sottoscritto è riuscita, con la storica tenacia e caparbietà, ad evitare che tante famiglie lucane fossero poste, letteralmente, sul lastrico. Purtroppo, da segnalare ancora una volta, l'assenza e la lontananza della Regione Basilicata, De Filippo in primis, che, oltre ad accogliere la richiesta, da parte dell'Azienda, di convocazione di un tavolo tecnico, null'altro ha fatto. In verità, conoscendo De Filippo ed accoliti, non ci ha meravigliato il comportamento della Regione sempre più distante dai problemi dei lucani. Non so se lo stesso atteggiamento sarebbe stato assunto se, tra i 400 operai, vi fosse stato qualche parente di qualche politico illustre. Ma, come sappiamo, questa è la Basilicata, la regione dei figli e dei figliastri. Gli operai Ghizzoni sono, evidentemente, figliastri. Per fortuna esiste, seppur in maniera residuale, qualche riferimento limpido nella nostra sfortunata regione ed il mio auspicio – conclude Venezia – è che i lucani inizino ad avere quella spinta di orgoglio e quell'anelito di libertà utili per la rivolta delle coscienze e la liberazione dall'oppressione di un centro sinistra che meriterebbe l'esilio politico per i tanti mali arrecati ai lucani”.

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