Valvano (Psi) su statuto regionale

"Finalmente si accelera sullo Statuto regionale. Accelerare, però, non deve per forza significare “scivolare”. E’ proprio il rischio che si sta correndo, dopo almeno dieci anni di stallo sull’argomento, l’accelerazione sta portando il consiglio a scivolare sul metodo, innanzitutto.
In una coalizione politica – dichiara Livio Valvano, segretario regionale del Psi –  le regole si scrivono con una discussione delle forze politiche.
Il PSI di Basilicata l’ha fatta tempo fa al suo interno e, infatti, il Consigliere regionale Francesco Pietrantuono è stato costretto a presentare due emendamenti la settimana scorsa, in linea con le indicazioni della direzione regionale dei socialisti lucani.
Ciò si è reso necessario perchè a tutt’oggi manca la discussione nella coalizione.
Siamo al punto zero.
Consideriamo che ci sono regole che incidono radicalmente sullo status del consigliere: il divieto di poter svolgere più di due mandati consecutivi e la assoluta incompatibilità tra il ruolo di consigliere regionale e assessore regionale.
Questi, insieme alla legge elettorale che per i socialisti deve articolarsi sui collegi per dare rappresentanza all’intero territorio regionale, sono argomenti che incidono direttamente sui destini dei singoli e aiutano ad allontanare l’idea che quella di consigliere regionale possa essere una professione prima ancora che una missione.
E’ materia delicata che i partiti hanno l’obbligo di sostenere allo scopo di migliorare il contesto istituzionale nell’interesse generale, non certo nell’interesse dei partiti o dei singoli consiglieri regionali.
Per questo i socialisti di Basilicata invitano l’intero consiglio regionale a tenere un momento di riflessione insieme ai rappresentanti delle forze politiche, per evitare che il risultato finale produca un mostro giuridico-istituzionale utile solamente a soddisfare le necessità di singoli, senza che vi sia stata almeno la discussione con il tessuto politico da cui scaturisce l’attuale ruolo dei consiglieri regionali.
Un attimo di pausa, in un momento in cui il delicato assetto delle strutture sanitarie della Regione merita il massimo della concentrazione per porre rimedio a una prevedibilissima emergenza che ha la sua radice in una direttiva comunitaria di 13 anni fa che nessuno poteva dire di non sapere. Lavoriamo alla salvaguardia degli ospedali, per quanto possibile ed evitiamo il quasi certo scivolone sullo Statuto Regionale".

BAS 05

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