Valvano (Psi) su manovra finanziaria

“Le ultime decisione del Governo nazionale in materia finanziaria rendono ancora più evidente che anche in Basilicata, la maggioranza dovrà proseguire il sentiero della razionalizzazione della spesa pubblica, accelerando le riforme degli enti sub-regionali e introducendo meccanismi e criteri innovativi che condizionino l'allocazione delle risorse finanziarie al conseguimento di obiettivi predefiniti”. E' quanto sostiene il segretario regionale del Psi di Basilicata, Livio Valvano commentando le ultime decisioni legata alla manovra finanziaria. “Dobbiamo convincerci tutti, forze politiche, amministratori, cittadini, associazioni, che è finito il tempo delle vacche grasse, delle ridondanti sagre, dei convegni-passerella, delle consulenze-progetto, del sostegno a progetti imprenditoriali impresentabili, delle “fiere istituzionali” sparse per il paese, della formazione fine a se stessa. – precisa Vavano – E' arrivato il momento di parlarne con serietà per consentire a chi ha responsabilità di governo di operare le scelte necessarie. Su questo terreno il Psi di Basilicata è pronto ad accettare la sfida della sobrietà e del buon governo”. Sulla manovra di Tremonti, poi, il segretario socialista ha evidenziato che “il fatto che il governo abbia cercato di non utilizzare la leva fiscale per tenere in gioco il paese sul terreno della finanza internazionale è vero solo in apparenza”. “Nei provvedimenti finanziari recenti, la stretta selvaggia sugli enti locali ha nei fatti prodotto l'inevitabile aumento di addizionali e tariffe sui servizi. Complessivamente è salita la pressione fiscale in rapporto al PIL, come mai accaduto prima – aggiunge Valvano – Oggi il Governo, messo alle strette dalla questione debito pubblico, divenuta ineludibile e non più rinviabile, affronta senza ipocrisie la tempesta, con l'obiettivo di mantenere l'indispensabile credibilità finanziaria del paese. La reazione durissima del governatore lombardo, Roberto Formigoni, anticipa quella che sarà la reazione degli enti territoriali, che tra pochi mesi, dal 2012, dovranno affrontare una strettoia delimitata dai servizi erogati ai cittadini e dalla carenza di risorse finanziarie”. “Una nuova ondata di rincari, tra tasse e tariffe dei servizi, si abbatterà sull'intero paese. – continua Valvano – Non può essere considerata responsabile né condivisibile la posizione di chi rifiuta a priori il confronto sulla manovra, attribuendogli significati apocalittici. Il confronto sulla spesa pubblica e sull'indebitamento del paese non può più essere trattato come argomento da bar o come strumento di conflitto elettorale; è un lusso che non possiamo più permetterci. Nessuno può onestamente argomentare sulla materia senza partire dal considerare oggettivamente ipertrofica la spesa pubblica nel suo complesso, in rapporto al PIL, considerando quanto accade negli altri paesi. Il paese ha bisogno di una guida politica più solida, in grado di coinvolgere anche le opposizioni; così come il paese ha bisogno del contributo delle opposizioni, che saranno apprezzate per il senso di responsabilità se sapranno resistere alla tentazione di rifugiarsi nel puro tatticismo.Altrettanto dovrà essere in grado di fare la politica nelle regioni”.

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