Valvano (Psi): i Cinque Stelle non offendano la Corte dei Conti

"Una buona notizia normalmente non è una 'notizia'. L’intervento di Gianni al quadrato (Leggieri e Perrino, ndr)  di questi giorni, sulla parifica del bilancio regionale, è un esempio perfetto". Lo dichiara in una nota Livio Valvano, segretario regionale del Psi.
"Destano più attenzione le loro pruriginose accuse su alcuni aspetti, alcuni dettagli per sollecitare l’immaginario collettivo per far passare in secondo piano e cancellare del tutto, la notizia dell’avvenuta parifica del Bilancio regionale.
Anche i loro volti apparsi sulla stampa – prosegue Valvano –  trasudano rancore e rabbia alla notizia dell’avvenuta parifica da parte della Corte dei Conti, rabbia che i due pentastellati non contengono visto che non si curano di offendere i giudici contabili nel momento in cui parlano del bilancio regionale come “un mero esercizio di amministrazione creativa nonchè di applicazione fantasiosa della contabilità”.
Per i pentastellati, quindi, la Corte dei Conti avrebbe avallato una gestione fantasiosa.
Un insulto alle istituzioni inaccettabile che va stigmatizzato.
Così come è inaccettabile l’implicita offesa alla struttura amministrativa della Regione cui, invece, va il plauso per l’infaticabile lavoro svolto, la serietà e la professionalità per aver saputo fronteggiare con successo le difficoltà di questi anni, nonostante i tanti e rumorosi gufi.
Quello che i due Gianni non dicono, perché non hanno il contatto con la realtà, non masticano, non lavorano, è che i nuovi principi contabili entrati in vigore proprio dal 2015 hanno stravolto la programmazione finanziaria degli enti locali, con regole molto più rigide e severe.
Lo sanno bene i Sindaci dei Comuni che si sono visti addosso i problemi creati dai loro predecessori nei decenni precedenti quando tutto era concesso.
E’ accaduto anche alla Regione, per le partite appese dal 1998 al 2010, che si è vista addirittura costretta a dover accantonare 30 milioni di euro su 70 milioni di crediti nei confronti di Acquedotto Pugliese, nonostante vi sia la garanzia della Regione Puglia; vincoli prima della nuova legge impensabili per i precedenti amministratori, che si traducono in una riserva di avanzo di amministrazione che si potrà usare in futuro.
La verità che si omette è che il bilancio regionale è molto solido e questo l’opinione pubblica lucana deve saperlo.
Ma la vera omissione anzi il vero abuso è l’ingiusto giudizio politico strumentalmente fatto pesare sul Presidente Pittella e la sua Giunta. Il Governo Pittella è stato l’unico ad avere il coraggio di bloccare due volte gli impianti di estrazione del petrolio. L’unico a tentare di fronteggiare il potente cane a sei zampe per fargli capire che lo sviluppo, la ricchezza, i posti di lavoro sono certamente importanti, ma che la tutela dell’ambiente e la salute dei lucani hanno un valore e una priorità che può mettere in discussione tutto.
Quella decisione ha ammazzato il bilancio regionale nel 2016 e nel 2017 portando alla Regione una riduzione di incassi di 60/70 milioni all’anno. Diciamo la verità e cioè che è stato fatto ciò che i pentastellati certamente non avrebbero avuto il coraggio di fare.
Questo i 2 Gianni lo dimenticano o forse non riescono a leggere, pensando di gettare fango e seminare odio per le istituzioni, dimenticando la storia che, se la avessero un po’ approfondita, insegna come i sentimenti di odio ghigliottinari finiscono per colpire chi promuove quella che è solamente una evidente lotta per il potere fine a se stesso".

Bas 05

  

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