Il consigliere regionale auspica che “l’impegno economico della Regione sia finalizzato a un’affermazione sui mercati e non passi come l’ennesimo aiuto economico senza basi certe”
Il consigliere regionale Michele Napoli (Pdl) interviene in merito ai finanziamenti in Val Basento, ricordando che si tratta dell’”ennesimo tentativo di dare ossigeno al settore industriale in Val Basento attraverso un contributo economico, pari a circa due milioni di euro, per l’ampliamento del sito produttivo 'Main' spa. L’impegno economico della Regione, che dovrebbe consentire, attraverso un aumento di produzione il recupero di unità lavorative in mobilità, si spera sia finalizzato a un’affermazione sui mercati e non passi come l’ennesimo aiuto economico senza basi certe”.
A parere dell’esponente dell’opposizione, “è necessario che gli organi regionali vigilino sull’uso di denaro pubblico che, già in passato, ha dato esiti disastrosi, con aziende fallite o che hanno chiuso i battenti spostando altrove macchinari e produzione. La storia della Val Basento – ricorda Napoli – è ricca di fallimenti e delusioni e ha rappresentato una delle pagine più negative della storia industriale della Basilicata. I bandi non hanno avuto l’esito sperato e l’area industriale rimane ben al di sotto delle sue potenzialità”.
Sarebbe quindi necessario, da parte delle istituzioni regionali, affrontare in maniera organica la risoluzione di problemi che da troppo tempo si trascinano senza sbocchi. Il sostegno ad aziende produttive è importante per affermare sui mercati il “made in Lucania”, ma è sicuramente più importante ricercare soluzioni, che sicuramente passano attraverso il miglioramento e potenziamento delle infrastrutture, stabili e durature nel tempo. L’assessorato alle Attività Produttive – conclude Napoli – più che promuovere soluzioni estemporanee, dovrebbe impegnarsi al fine di rendere più efficiente il rapporto tra istituzioni e aziende che devono necessariamente cooperare e interagire. Auspichiamo che non si tratti dell’ennesimo sostegno pubblico che non mira a un reale miglioramento del tessuto economico della Val Basento e dell’intero territorio lucano”.