Vaccaro (Uil) su fondi comunitari e Piano Sud

“L’incontro di lunedì prossimo tra il Ministro per i Rapporti con le Regioni on. Fitto e il Presidente De Filippo, specie dopo le positive intese raggiunte dallo stesso Fitto con i presidenti delle altre Regioni del Sud, può segnare elementi positivi per il rilancio dell’occupazione a due condizioni: sul tavolo il Ministro metta soldi veri (Piano Sud e Fondi FAS), la Regione proceda ad una riprogrammazione e, soprattutto, all’accelerazione dei Fondi Strutturali Europei a disposizione”. E’ il commento del segretario generale regionale della Uil Carmine Vaccaro, per il quale “le aspettative del sindacato sono forti e sollecitano, dopo il vertice Fitto-De Filippo, un passaggio successivo di concertazione oltre che con Cgil, Cisl, Uil, anche con le associazioni imprenditoriali e almeno con quelle del mondo agricolo, perché De Filippo fornisca informazioni adeguate sulla nuova fase da intraprendere”.
“Se lo scoglio politico per il recupero della cooperazione istituzionale Regione Basilicata-Governo è rappresentato dalla modifica dei meccanismi di attuazione dei Programmi di spesa comunitaria e quindi l’accettazione, come hanno fatto del resto gli altri Governatori delle Regioni del Sud, di assegnare le funzioni di autorità di gestione e di autorità di certificazione agli uffici del Ministro per i Rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale in modo da garantire un sistema di gestione più snello assistito da struttura tecnica compartecipata da funzionari regionali – dice Vaccaro – non credo sia insormontabile. Non si può sottovalutare che l’attuazione del Piano per il Sud non possa prescindere dall’utilizzo delle risorse dei Fondi Strutturali Europei a disposizione per il 2007-2013 e che i dati sono decisamente deludenti con una media di spesa al Sud dell’8,2% e quella della Basilicata di circa il doppio. Si tratta pertanto di superare le lungaggini burocratiche che vedono ad esempio il Dipartimento Agricoltura della Regione in forte ritardo nella pubblicazione dei nuovi Bandi per il PSR, come avviene anche per il Dipartimento Formazione-Lavoro per il FSE e in generale per l’intera programmazione del FERS. Noi – afferma Vaccaro – riteniamo che ciascuno debba fare la sua parte e che per mettere alla prova il Governo in merito al Piano Sud e ai Programmi finanziati dai FAS la Regione debba poter contare su una struttura tecnico, contabile ed amministrativa efficace ed efficiente, perché come abbiamo già detto nei giorni scorsi, non ci soddisfatta affatto la constatazione che la Basilicata è la Regione che spende di più per i fondi comunitari solo perché le altre Regioni sono più indietro.
Per questo è necessario attuare interventi in grado di convogliare una massiccia dote di risorse agli incentivi all’occupazione di qualità e alle infrastrutture strategiche, opere pubbliche di interesse interregionale, ma anche immateriali. Si pensi – sottolinea il segretario della Uil – che le operazioni di riprogrammazione dei vecchi fondi Fas e delle risorse liberate dai progetti sponda Ue valgono, almeno sulla carta, 11,4 miliardi sbloccabili: 5,3 dalle risorse Ue e 6,1 dai progetti finanziati da fondi Fas e fermi sotto il 10% di stato di avanzamento. Almeno 3-4 miliardi (anche di cassa) potrebbero essere recuperati in tempi davvero stretti e dare “ossigeno” all’occupazione con la prima fase attuativa del piano Sud”.
bas 02

    Condividi l'articolo su: