“La Uil, la Uil-Pa e la Uil-Fpl non partecipano alla gara di chi ha vinto le elezioni per il rinnovo delle Rsu. Leggendo oggi i commenti sembra che abbiano vinto tutti, proprio come accade nelle campagne elettorali politiche. Per noi ha vinto l’orgoglio di sentirsi dipendenti pubblici e quindi la rinnovata voglia di essere protagonisti di una nuova stagione della P.A. anche in Basilicata”. E’ quanto sostiene il segretario regionale della Uil Carmine Vaccaro aggiungendo che “l’alta percentuale di pubblici dipendenti al voto è un risultato che dà ragione alle battaglie che in questi anni abbiamo portato avanti per difendere la dignità del lavoro pubblico. D’ora in avanti ci aspettano ulteriori responsabilità ed impegni, che porteremo avanti al meglio per rappresentare chi ha creduto in noi. E proprio perché avvertiamo il peso che ci deriva dal voto dei pubblici dipendenti un invito al Governatore De Filippo: faccia il Monti e stabilisca un tetto massimo per gli stipendi della dirigenza regionale che, come è noto, sono persino più alti di quelli dei consiglieri regionali per i quali, dopo il positivo stop alle indennità di pensione, sia pure a partire dalla nuova legislatura, pure è il caso di definire ulteriori riduzioni. Con i soldi risparmiati – continua Vaccaro – sarebbe possibile fare qualcosa per le categorie sociali più deboli, a partire dai lavoratori in cassa integrazione in deroga che percepiscono poco più di 300 euro al mese. Una strada che abbiamo indicato in proposito è quella dei “buoni lavoro” che proprio la P.A. della Basilicata potrebbero erogare a lavoratori in cig impiegandoli in servizi di pubblica utilità sociale, integrandone il reddito. Sempre a De Filippo chiediamo di accelerare con le misure di sburocratizzazione degli uffici regionali, come previsto dal Patto di Sistema Obiettivo Basilicata 2012, l’avvio di un’operazione di ringiovanimento ed ammodernamento avvalendosi di giovani professionalità”.
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