Si terrà domani 20 febbraio alle ore 11.00 presso la sede di Aato in via del Gallitello a Potenza, la conferenza stampa di chiusura del progetto “Terre d’Acqua”, promosso dalla rete degli Osservatori e dei Centri di educazione ambientale e alla sostenibilità di Legambiente in Basilicata (“Il Vecchio Faggio” di Sasso di Castalda, “Oasi Bosco Faggeto” di Moliterno, “Bosco dei Cigni” di Grumento Nova, “ I Calanchi” di Montalbano Jonico, “Melidoro Pollino” di Valsinni) insieme all’Osservatorio Ambiente e Legalità in partenariato con Acquedotto lucano e Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale – Servizio Idrico Integrato Basilicata. Finanziato dal programma regionale Epos – Programma strategico 2010-2013 per l’educazione e la promozione della sostenibilità ambientale nell’ambito del bando 2011 “A… come acqua”, attraverso una campagna di sensibilizzazione, informazione e animazione territoriale ha avuto l’obiettivo di far comprendere l’importanza della risorsa idrica quale bene rinnovabile ma limitato e responsabilizzare i fruitori a un uso razionale dell’acqua, in primo luogo di quella potabile.
Tante le tante iniziative messe in campo: da un percorso di educazione ambientale nelle scuole a campagne rivolte ai cittadini come “Acqua di rubinetto? Si, grazie!” a cura di Acquedotto Lucano o alle amministrazioni come “Imbrocchiamola”. In quest’ottica ci si è proposti di mettere in campo azioni tese non solo a informare, ma a incidere sugli stili di vita individuali, sulle abitudini collettive, affinché ciascuno, in varia misura, si assuma la responsabilità della tutela di questa risorsa. Partendo dall’analisi delle criticità legate alla risorsa acqua, il progetto ha voluto innescare dei processi virtuosi tali per cui i cittadini stessi e i giovani possano essere la chiave di volta e i protagonisti dei cambiamenti necessari.
m.c.