“Con la manovra di assestamento di bilancio 2012 la Regione conferma il trasferimento per il diritto allo studio universitario con una spesa diretta all’Ardsu e indiretta che si aggira intorno ai 3,3 milioni di euro”
“Mentre a livello nazionale si fa più concreto il rischio per tutti gli studenti universitari, e quindi non solo per i fuori corso come paventato in un primo momento, di un aumento delle tasse, con la manovra di assestamento di bilancio 2012 la Regione conferma il trasferimento per il diritto allo studio universitario con una spesa diretta all’Ardsu e indiretta che si aggira intorno ai 3,3 milioni di euro”. A sostenerlo è il presidente della seconda Commissione (Bilancio-Programmazione) Antonio Autilio (Idv) sottolineando che “è questo il più efficace sostegno, insieme alla compartecipazione alle spese che riguardano l’attività dell’Università degli Studi oltre che ad interventi di edilizia universitaria, per garantire la normale attività didattica del nuovo anno accademico presentato oggi a Potenza”.
“Come evidenzia il rettore Mauro Fiorentino – prosegue Autilio – mantenere l’offerta formativa dei poli universitari di Potenza e di Matera con le novità introdotte dalla riforma, in questi tempi di tagli pesanti, specie nella formazione scolastica ed universitaria dei giovani, non è affatto facile e tanto meno scontato. Quanto alle tasse in aumento cambiano infatti le norme della spending review sui contributi dovuti al momento dell'iscrizione: il blocco delle tasse fino al 2016 dovrebbe esserci solo per redditi evidentemente bassi”. “Siamo in attesa – dichiara Autilio – delle decisioni della commissione Bilancio del Senato che aveva prodotto un testo che dichiarava l'aumento delle tasse per i cosiddetti fuori corso con tre fasce di reddito. Aumento del 25% per i redditi fino a 90mila euro lordi all'anno, aumento del 50% per i redditi fino a 150mila euro e aumento del 100% per chi ha un reddito familiare che supera i 150mila euro. Insomma, bastonare i figli dei ricchi che non hanno voglia di studiare. Tutto questo è confermato ma spunta un nuovo passaggio normativo: l'aumento potrebbe essere attivo anche per lo studente che è in regola con il suo corso di studio. Per gli studenti con un reddito familiare Isee inferiore ai 40mila euro lordi all'anno l'aumento non potrà superare l'inflazione. Sembra che dietro questa nuova norma dalle notizie raccolte ci sia il ministero dell'Economia così come la Ragioneria generale dello Stato che hanno chiesto nuovi aumenti. Colpa, sembra, delle difficili condizioni economiche in cui versano le università italiane”. “La Regione come dimostra con l’Assestamento di bilancio 2012 – conclude – non si tirerà indietro a sostegno degli studenti universitari e delle loro famiglie”.