Il presidente del Consiglio regionale ha partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico 2017/2018 a Venosa, dove “sarebbe significativo aprire una sezione del centro di dialettologia dell’Unibas”
“L’Università delle tre età è un laboratorio continuo e instancabile, aperto alla vita nelle sue più diverse sfaccettature come dimostra anche l’offerta formativa che anno dopo anno ha proposto ai propri iscritti. Ma soprattutto propone un’idea forte di educazione permanente, in grado di sostenere e coltivare quella tensione del pensiero che propone una cultura di valori etici in grado di sostituire quelli oggi predominanti del profitto, dell’azione frenetica, dell’edonismo. Propone, insomma, un modo nuovo e diverso di apprendere e comunicare, di partecipare e aprirsi al territorio anche nella prospettiva di un dialogo tra generazioni non astratto ma reale, concreto, che evidenzia un’importante apertura al sociale”.<br /><br />Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, che ieri a Venosa ha partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico 2017/2018 dell’Unitre.<br /><br />A parere di Mollica “la cultura è importante a tutte le età. Qualcuno ha detto che la cultura non dà da mangiare, io credo sia vero il contrario: la cultura non solo può dare da mangiare, ma è anche cibo per l’anima, elemento basilare per una crescita vera della Regione. In questo senso, l’avvio del Parco di Orazio rappresenta un ulteriore passo per lo sviluppo di Venosa, in stretto raccordo con la prospettiva di Matera 2019 e con la crescita complessiva dei sistemi culturali della Basilicata”.<br /><br />Nella serata dedicata alla memoria di Domenico Chieffo, che ha tradotto in dialetto i versi del grande poeta latino ed è stato ricordato dalla docente dell’Unibas Patrizia Del Puente, Mollica ha sottolineato come “Chieffo ha intuito che la cultura, quella vera, è alla base dell’identità di un popolo, accostando la lingua di Orazio al nostro attuale dialetto. Sarebbe significativo in questo senso aprire una sezione del centro di dialettologia dell’Unibas a Venosa, aggiungendo un altro tassello al percorso di valorizzazione di quel vero e proprio museo a cielo aperto presente nella città di Orazio. Un percorso al quale possono e devono contribuire le istituzioni pubbliche, ma anche le tante associazioni presenti sul territorio, a partire dall’Unitre, che con la loro azione possono contribuire a connotare Venosa come centro di eccellenza della Basilicata”.<br />