Unità d’Italia, Venezia risponde a Folino

Il consigliere regionale del Pdl commenta la dichiarazione del presidente del Consiglio regionale in merito alla polemica sulla partecipazione del professor Giampaolo D’Andrea alle celebrazioni solenni della seduta consiliare

“Dagli organi di stampa si legge che, a seguito della presa di posizione, legittima, del sottoscritto e di tutto il gruppo regionale del Pdl di non condividere l'idea del presidente Folino di affidare all'on. prof. D'Andrea, componente la segreteria regionale di Basilicata del Partito democratico, una prolusione per la seduta consiliare di celebrazione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il Presidente del Consiglio regionale di Basilicata abbia chiesto scusa al popolo lucano”. Lo afferma il consigliere regionale Mario Venezia (Pdl).

“Francamente – aggiunge Venezia – le scuse lasciano davvero sbalorditi solo se si pensa che le stesse nascono a seguito di una non condivisione di una proposta avanzata in maniera arbitraria dal presidente Folino, il quale, evidentemente intriso di una cultura illiberale ed antidemocratica, continua ad operare con una visione manichea tipica di quel mondo comunista che per oltre mezzo secolo ha pervaso e continua a pervadere la sinistra italiana”.

“Orbene – continua il consigliere regionale – il presidente Folino dovrebbe rendersi conto che la Basilicata è una regione che, per fortuna, oltre all'on. prof. D'Andrea, di indubbia fama ma di parte, annovera anche altre personalità di pari caratura scientifica e culturale che avrebbero, in egual misura, degnamente interpretato e celebrato lo storico evento. Purtroppo, viviamo in una regione in cui vige una logica di potere ad escludendum che, progressivamente, desertifica la Basilicata rendendola sempre più povera da ogni punto di vista. Emblematica la decisione della giunta di acquistare un'opera di un'artista giapponese per Matera Capitale europea della cultura, come se in Basilicata non esistessero artisti meritevoli dell'attenzione del governo regionale o che Matera stessa non meritasse adeguata attenzione nella tutela e salvaguardia del proprio patrimonio culturale per il quale, oggi, si invocano interventi straordinari ed urgenti”.

“Folino e la sua parte politica – afferma l’esponente del Pdl – sono, evidentemente, abituati ad agire con i paraocchi e, quindi, ad avere una visione parziale e partigiana della realtà che, associate alla pesante carenza di idee, porta la nostra regione, irrimediabilmente, verso il disastro socio-politico ed economico. Di questo dovrebbe chiedere scusa Folino al quale, tuttavia, do atto delle sue affermazioni: ‘serve oggi una classe dirigente che sappia rappresentare gli interessi di una Basilicata che offre tanto alle regioni vicine ed all'Italia…e che allo sfasciume pendulo sul mare aggiunge la precarietà delle infrastrutture stradali, fino a rischiare l'isolamento’. Parole giuste, finalmente – sottolinea ancora Venezia – del presidente Folino che dovrebbe prendere atto delle sue affermazioni e agire di conseguenza, lui e tutta la Giunta regionale, responsabili della catastrofe Basilicata. All'Onorevole Viti, per il quale nutro rispetto – conclude Venezia – dico che non condividere non significa, necessariamente, essere borbonico, anzi significa avere profondamente radicati i concetti di libertà e democrazia”.

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