Unioncamere Basilicata, attraverso il supporto operativo di Forim, azienda speciale della Camera di Commercio di Potenza, organizza una collettiva lucana alla fiera Sial, il salone internazionale agroalimentare che con cadenza biennale rappresenta un’occasione unica per gli operatori del settore d’incontrare nuovi fornitori e conoscere nuovi prodotti.
Nei giorni scorsi, per preparare al meglio la missione, si è svolto un incontro che ha interessato le dieci aziende partecipanti. Il personale della Forim ha illustrato le modalità logistiche e organizzative, nonché la filosofia alla base della partecipazione alla kermesse durante la quale – grazie alla collaborazione dell’Associazione Cuochi Regionali e del presidente Rocco Pozzulo – gli chef Tiziana Lopardo e Tommaso Morone potranno presentare una serie di ricette tipiche, elaborando in chiave innovativa i prodotti delle aziende presenti in Fiera.
Durante la riunione è stata anche presentata l’immagine con cui la Basilicata si presenterà al Sial. In linea di continuità con il restyling visivo del recente passato, affidato al grafico Luciano Colucci, è stato presentato il logo “Basilicata Food”, che graficamente unisce due elementi caratterizzanti la tradizione gastronomica della regione: un piatto in ceramica di Calvello e un timbro del pane di Matera, quelli che un tempo servivano a distinguere il pane di una famiglia da quello di un’altra durante la cottura nei forni comuni.
«Essere presenti al Sial significa dare alle nostre aziende l’opportunità di sentirsi nel mercato globale dell’agroalimentare – spiega il presidente di Forim, Pasquale Lamorte, che ha coordinato la riunione preparatoria -. A Parigi i nostri imprenditori potranno incontrare esponenti di tutti i segmenti dell’offerta, mentre i visitatori potranno essere attirati allo stand Basilicata anche dagli effetti sensoriali delle pietanze cucinate dagli chef».
L’ultima edizione del Salone parigino, nel 2010, ha registrato 5.700 espositori provenienti da 106 nazioni e 136.500 visitatori provenienti da 200 Paesi (il 38% da Francia, 30% da altri paesi UE, 6% dal resto dell’Europa, 7% dall’Asia, 6% dal Medio Oriente, 5% dall’Africa ed 8% dal continente americano).
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