“I problemi del Mezzogiorno non trovano ancora un’adeguata percezione nelle linee programmatiche del governo: in questo senso, stringere le Università del Sud nei lacci della burocrazia e poi immobilizzarle con i tagli e con la costante perdita dei fondi significa sottrarre a un Meridione sempre più in difficoltà un presidio di legalità, di cultura e di crescita”.
E’ questo uno dei passaggi principali dell’intervento che il rettore dell’Ateneo lucano, Mauro Fiorentino, porterà a Milano il 14 febbraio, nel corso dell’incontro dal titolo “Crescere con la buona politica”.
“Oggi manca – secondo Fiorentino – una mediazione politica attenta che, unica, può ricondurre a una piena osservanza dei principi costituzionali di sussidiarietà e uguaglianza, e al rilancio del fondamentale ruolo di presidio culturale e della legalità che le Università svolgono nelle aree più difficili del Paese”.
Per il rettore dell’Ateneo lucano, inoltre, “è impensabile anche solo ipotizzare che gli Atenei possano recuperare fondi tassando gli studenti: la nostra Università ha una tassazione tra le più basse del Paese, e siamo intenzionati, fin quando possibile, a non gravare ancor di più sul budget delle famiglie che in questo particolare momento storico affrontano sacrifici indicibili per permettere ai loro figli di avere un futuro migliore”.
“Noi sosteniamo – ha concluso Fiorentino – che investire nella ricerca e nell’istruzione, in tempo di crisi, significa donare le ali ai nostri giovani in un mondo che rischia di precipitare”.
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