Unibas, protesta Cisl per lavoratori demansionati

“La situazione che sta verificandosi presso l'Università degli Studi della Basilicata, dove circa 100 dipendenti torneranno ad essere inquadrati nelle qualifiche in cui si trovavano nel 2005, prima di vincere un concorso interno per titoli ed esami, ci lascia stupefatti. L'amministrazione universitaria – fa sapere la Cisl in un comunicato stampa – ha annunciato tale intervento come diretta conseguenza di una sentenza della Corte dei Conti che avrebbe riscontrato irregolarità formali nell'iter procedurale e a seguito della quale, una solerte e sbrigativa interpretazione fornita dall'Avvocatura dello Stato di Potenza e del ministero della Funzione pubblica, ha fatto intendere ai vertici universitari che non c'è modo di ripristinare la legalità se non adottando la retrocessione dei beneficiari di quel concorso”.
La segreteria regionale della Cisl “è in attesa di conoscere le iniziative “parallele” al procedimento di retrocessione che dovrebbero vedere coinvolti in un tavolo tecnico l'amministrazione universitaria, il prefetto di Potenza, il ministro dell'Università e Ricerca scientifica, il ministro della Pubblica amministrazione e le istituzioni regionali e nazionali interessate al problema che rischia di generare gravi ricadute anche nelle altre pubbliche amministrazioni italiane”. “Nel frattempo – informa la Cisl – la struttura legale della nostra organizzazione sindacale, sta già preparando una idonea strategia capace di affrontare, nelle sedi competenti, tutto quanto è necessario mettere in atto per salvaguardare la dignità di questi 100 lavoratori. La Cisl Università e tutta la Cisl di Basilicata manifestano la grande preoccupazione che suscita tale decisione che ridurrà inevitabilmente lo standard delle funzioni, ruoli, strategie necessarie a reggere la portata delle riforme nazionali o delle sfide europee e delle esigenze che il territorio richiede, riducendo anche il ruolo di soggetto propositivo nella programmazione regionale che lo stesso accordo decennale sottoscritto con la Regione richiede”.
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