L’innovazione tecnologica a sostegno dell’agricoltura, per fornire alle aziende lucane gli strumenti più efficaci per il miglioramento della produzione di una filiera: è stato questo l’obiettivo del Cluster Lucano di Bioeconomia (Clb) – promosso dall’Unibas con l’Alsia e il Cnr, e con 53 imprese – che dal 2016 ha sostenuto gli imprenditori lucani con 12 progetti approvati nell’ambito del Psr con fondi della Regione Basilicata (Bando Misura 16.1- Sostegno per la costituzione e gestione dei gruppi operativi Pei).
I risultati di questi progetti e dei percorsi di sostegno alle aziende saranno illustrati lunedì 14 maggio a Matera (Casa Cava, dalle ore 10) nel corso del convegno “Bando misura 16.1: sostegno per la costituzione e gestione dei gruppi operativi Pei”a cui parteciperanno gli assessori regionali all’agricoltura e alle attività produttive, Luca Braia e Roberto Cifarelli, il presidente del Clb, Giuseppe Masturzo, il Prorettore dell’Unibas, Michele Perniola, e i referenti dei progetti che hanno preso parte alle iniziative.
Il Partenariato europeo per l’innovazione “Produttività e sostenibilità dell’agricoltura” (Pei) promuove l’innovazione (tecnologica, organizzativa o sociale) nel settore agricolo, forestale e dei territori rurali incoraggiando gli attori operanti a diversi livelli istituzionali, geografici e settoriali a collaborare per creare sinergie e contribuire agli obiettivi di crescita e di sviluppo attraverso progetti concreti. Lo scorso 14 febbraio il Dipartimento ‘Politiche Agricole e Forestali, Ufficio Politiche di Sviluppo Rurale’ della Regione Basilicata ha pubblicato gli esiti della selezione, ammettendo a finanziamento tutti i progetti nati in seno al coordinamento del Cluster Lucano di Bioeconomia. Il Cluster, costituito nel 2016, ha infatti presentato 12 progetti, tutti approvati, in diversi settori: sono stati poi costituiti tavoli tematici di consultazione composti dagli enti di ricerca e dalle imprese per il sostegno alle attività di innovazione nella costituzione e nella realizzazione di progetti ad alto impatto tecnologico. Ogni azienda ha quindi potuto utilizzare concretamente strumenti innovativi e già “testati”, perfettamente adatti alla tipologia di produzione richiesta. Ogni progetto ha avuto a disposizione un fondo di circa 200 mila euro (per un totale di 1,2 milioni di euro) suddiviso tra i partecipanti al tavolo, in base alle singole necessità progettuali, negli ambiti dell’ortofrutta, della zootecnia da latte, nella zootecnia da carne, nella vitivinicoltura, nell’olivicoltura, per le foreste, le filiere minori e per i progetti trasversali a più comparti.
"Competitività, ricerca e innovazione. Il sistema delle imprese private – ha spiegato Braia – ha saputo incrociare il sistema organizzato della ricerca, attivando in partenariato esperienze e una visione integrata di sviluppo del comparto agricolo della nostra regione, mediante le azioni che i Gruppi operativi (Go) metteranno in campo, finalizzate a rispondere alle esigenze concrete del mondo agricolo, forestale e rurale di Basilicata. L'incontro con le progettualità risultate ammesse a finanziamento per la Misura 16.1 del Psr Basilicata 2014-2020, organizzato dal cluster Lucano di Bioeconomia, è quindi un momento importante per fare il punto su ricerca e innovazione in agricoltura nella nostra regione".
“Il Cluster Lucano di Bioeconomia, con la sua attività di animazione territoriale, ha permesso un enorme lavoro di sintesi – ha detto Perniola – tra il mondo imprenditoriale e la ricerca scientifica regionale per la creazione dei Gruppi operativi per i Pei in questi comparti dell’Agricoltura, recependo con soddisfazione gli esiti del Bando della Misura 16.1 del Piano di sviluppo rurale”.
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