Unibas, audito il Rettore in seconda Commissione

Auditi anche i rappresentanti della Fit – Cisl sul Trasporto pubblico locale e i rappresentanti degli inquilini del palazzo Ater sito in piazza Bonaventura

Inizio dei lavori della seconda Commissione consiliare (Bilancio e Programmazione) convocata dal presidente Braia (Iv) con l’audizione del Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata sullo stato di attuazione dei piani e dei programmi anche cofinanziati dalla Regione.

“Non riesco ad immaginare l’Università senza la Regione Basilicata, ma neanche la Regione Basilicata senza l’Università”: questo il pensiero del rettore, Ignazio Marcello Mancini, accompagnato dal direttore generale Giuseppe Romaniello e dal dirigente dell’area tecnica dell’Unibas, Pierluigi Labella.

Una frase che ben illustra lo stato di interdipendenza indissolubile, come sottolineato anche dal consigliere Pittella (Pd), fra l’Università ed il massimo Ente territoriale.

“Non si tratta solo del sostegno economico – ha sottolineato Mancini – ma della connessione programmata e finalizzata tra due entità fondamentali per la crescita complessiva e lo sviluppo di una regione già con tante criticità che sta vivendo un momento estremamente difficile, come il resto del Paese”.

Il Rettore ha subito ricordato il quarantennale del sisma che precedette l’istituzione dell’Ateneo lucano. “Il mio excursus storico– ha detto – vuole divenire dimostrazione della continua condivisione di progetti, programmi e risultati tra Università e Regione, il cui sostegno finanziario è stato ed è indispensabile per la vita dell’Ateneo. L’Unibas – ha continuato – ha cinque grandi aree di intervento con indicatori specifici che vanno a giustificare la finalizzazione di un’azione improntata alla continua innovazione. 35 milioni di euro del bilancio dell’Unibas – ha specificato Mancini – vengono assorbiti dalle necessità stipendiali a fronte di un trasferimento ministeriale di 30 milioni l’anno. Le entrate derivanti dalle tasse studentesche ammontano a 5 milioni di euro. Ben si capisce, quindi, che senza il finanziamento di 10 milioni erogati dalla Regione, ora divenuto di carattere ordinario, il che permette di poter operare al meglio, l’Unibas avrebbe vita breve. Fatto importante – ha sottolineato il Rettore – è che non vi è stato il paventato crollo delle iscrizioni che sono, invece, anche se di poco aumentate, passando da 1120 a 1200, soprattutto grazie alla istituzione della nuova facoltà di ‘Scienza dell’Educazione’ che ha visto 200 nuove immatricolazioni. Non si è di certo fermata l’azione di Ricerca in una dimensione di comunità dinamica che cerca di valorizzare il presente e di attrarre professionalità esterne. Da ricordare l’inaugurazione del Campus di Matera, sottolineando l’ambizione di far diventare le due città capoluogo di Provincia, senza nulla togliere agli altri centri della regione, due vere città universitarie con prospettive valide per gli studenti ed i giovani in merito al futuro ed alla qualità dell’apprendimento, giovani che costituiscono il volano reale per la crescita culturale, sociale ed economica del territorio. Di portata storica – ha continuato – la prossima istituzione della facoltà di Medicina che può davvero cambiare il volto della Basilicata con il repentino innalzamento del livello e della qualità della sanità tout court, dell’intervento sanitario e della ricerca scientifica. Formazione medica – ha concluso Mancini –  e formazione dedicata alla ricerca per dare una risposta adeguata non solo alle esigente della regione, ma per offrire un servizio di grande professionalità e garanzia di soluzione delle richieste di cura che vengono da fuori regione”.

Il direttore generale, Giuseppe Romaniello, ha ricordato “la sottoscrizione, nello scorso mese di giugno, dell’ultimo accordo triennale tra Regione ed Università nell’ambito di quello dodecennale, con notevoli elementi innovativi e la modifica alla legge regionale di sostegno all’Unibas che ha permesso di  introdurre temi fondamentali, quali lo sviluppo sostenibile, l’ambiente ed il paesaggio, l’occupazione. Un rinnovo delle modalità di collaborazione che ha consentito – ha puntualizzato Romaniello – di porre in campo una serie di suggestioni per la crescita reale della Basilicata. Il 24 novembre – ha comunicato – sarà approvato il bilancio consuntivo relativo al 2019 dell’Unibas, bilancio che custodisce una serie di informazioni utili con un approccio sia sezionale che di genere. Cinque gli obiettivi fondamentali: attrattività, qualità della ricerca, internazionalizzazione, potenziamento tecnologico, miglioramento e aggiornamento costante della didattica e della docenza. Importanti azioni, inoltre, a favore dei disabili e ferma attenzione per le politiche di genere, insieme con il trasferimento tecnologico ed il recupero delle risorse umane autoctone ed anche l’ingresso in regione di assolute eccellenze provenienti dall’esterno. Arricchimento della parte accademica con la formazione e l’alta formazione e la creazione di scuole di dottorato di ricerca per ogni dipartimento da erogare in ogni settore della vita civile ed economica. Infine la managerialità, con la promozione della digitalizzazione e, tra gli altri, un progetto dedicato al lavoro agile”.

Il dirigente dell’area tecnica dell’Unibas, Pierluigi Labella, ha sottolineato “ il ruolo fondamentale svolto dalla Regione per la infrastrutturazione dell’Università. Dopo i fondi della legge 219 – ha affermato – una serie di provvedimenti legislativi regionali che hanno permesso l’acquisizione di una serie di immobili utilizzati per lo svolgimento dell’attività universitaria. Fondamentale l’apporto per la costruzione del campus di Matera. I milioni di euro stanziati sono stati 18 ai quali si aggiungono 3 milioni e 700mila euro. Ancora prezioso l’intervento regionale per la ristrutturazione del campus di Macchia Romana a Potenza. 6 i milioni stanziati per la nuova biblioteca, vero gioiello sia dal punto di vista strutturale che da quello dei contenuti. Altri 6 milioni e 600mila euro per la rifunzionalizzazione energetica, senza dimenticare i 22 milioni per la casa dello studente in Via Cavour presso l’ex fornace Ierace, sito messo a disposizione dal Comune di Potenza, per la creazione del Centro congressi presso l’ex Enaoli in rione Francioso e l’utilizzo del territorio urbano delle Serre di Via Fabio Filzi. A tutto questo – ha sottolineato Labella – fa seguito la gestione con i suoi oneri ed urgenze organizzative e funzionali”.

Per il presidente Braia (Iv) tre sono i punti fondamentali da tener presente: il percorso iniziato e da continuare per la valorizzazione del polo universitario di Matera, l’attrattività dell’intero Ateneo con continue relazioni con le realtà produttive e gli altri Atenei ed il recupero funzionale dei cluster con il rapporto stretto tra Università e mondo dell’impresa in un continuo processo di ricerca condivisa.

Il consigliere Bellettieri (Fi) ha ribadito con forza “la necessità di dare seguito ai lavori per la costruzione della casa dello studente di Via Cavour, fermi all’atto della firma del concordato provvisorio”.

Il consigliere Cifarelli (Pd) ha esplicitato “l’importanza, anche in virtù delle specializzazioni esistenti, della promozione della sede materana dell’Ateneo”, il consigliere Acito (Fi) ha fatto riferimento al “ potenziamento della tecnologia”  e la consigliera Carlucci (M5s) ha parlato di “un improcrastinabile miglioramento della viabilità per dare più facile accesso e, quindi, visibilità all’Ateneo”, la consigliera Sileo (Lega), infine, ha sottolineato “ l’imprescindibile rapporto di collaborazione tra Regione e Università che può e deve contribuire alla soluzione dei tanti problemi che attanagliano la Basilicata, attraverso l’investimento produttivo in cultura e scienza della socialità. Concretezza che scaturisce dall’intelletto e dalla programmazione”.

La seconda Commissione ha, anche, audito i rappresentanti della Fit–Cisl sull’accordo tra Regione e Cotrab. I sindacalisti hanno posto in rilievo l’importante chiarimento circa l’ordinanza del presidente Bardi che fa riferimento al 50 per cento dei posti a sedere da occupare negli automezzi. Ribadito il concetto che “non è Cotrab il padrone delle linee e non è titolato a dettare le linee guida del servizio. Da valutare e ritarare le situazioni, sia a livello economico che organizzativo”. Il presidente Braia ha dato assicurazione per una subitanea audizione dell’assessore Merra e del dirigente dell’Ufficio Trasporti del dipartimento Infrastrutture, Donato Arcieri.

Auditi, infine, i rappresentanti degli inquilini del palazzo Ater sito in piazza Bonaventura a Potenza, sulla problematica concernente il rinnovo dei contratti di locazione. Gli intervenuti chiedono una programmazione per la vendita degli alloggi, ovvero la rivisitazione delle condizioni contrattuali. In altre parole, rimodulazione dei fitti e possibilità di acquisto. La Commissione, sentite le istanze, ha stabilito di convocare al più presto i responsabili dell’Ater per giungere ad una conclusione che veda garantiti i diritti degli inquilini che rappresentano 29 famiglie, essendo sfitti 7 alloggi.

Hanno partecipato ai lavori della seconda Commissione il presidente Braia (Iv) e i consiglieri Pittella e Cifarelli (Pd), Sileo e Cariello (Lega), Acito e Bellettieri (Fi), Carlucci (M5s), Vizziello (Fdi), Baldassarre (Idea), Quarto (Bp), Trerotola (Pl).

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