"Le segreterie regionali della UILTuCS e della UIL FPL di Basilicata esprimono soddisfazione per l’erogazione, da parte della Regione Basilicata, del 60% (con il 30% già erogato in precedenza) delle quote spettanti per l’anno 2016 ai Comuni per i Piani sociali di zona.
Un cambio di passo – si legge in una nota sindacale – che oltre a dare le attese risposte economiche ai lavoratori che operano in tale ambito riesce a dare finalmente centralità all’asse dei servizi socio-assistenziali come uno di quelli portanti sui quali investire per innovare le strategie di azione.
Proprio nel momento in cui sembra che la concertazione con la politica venga meno, si riesce ad essere smentiti dalle 'buone pratiche' che il nostro sindacato ha portato avanti con la Regione Basilicata. Per la prima volta, infatti, dopo tante discussioni con l’assessorato al ramo si è riusciti a far liquidare buona parte delle risorse annuali per dare continuità ad un servizio che riveste un ruolo fondamentale sul nostro territorio.
Per la nostra organizzazione, che da anni ha una particolare attenzione al territorio, è stato fondamentale verificare una tale attenzione e disponibilità perché ci dà ragione sull’idea e l’importanza di affiancare alla tradizionale contrattazione delle condizioni di lavoro nelle aziende una crescente contrattazione territoriale confederale, riconnettendo diritti nel lavoro e diritti di cittadinanza. È questa nuova idea che porta i nostri dirigenti sindacali a presenziare, quotidianamente, l’intero e complesso territorio lucano ma, soprattutto, ascoltare i cittadini, i pensionati ed i lavoratori che tante volte sono stati costretti a lavorare in condizioni di inammissibile precarietà economica.
Pian piano però che anche l’azione sindacale confederale assume il territorio come luogo della contrattazione, altre materie iniziano ad essere poste dalla UIL nel confronto con le amministrazioni pubbliche a livello centrale e a livello locale: politiche del lavoro e dello sviluppo, politiche di bilancio e politiche dell’infanzia ed educative.
I profondi cambiamenti in atto e la fase storica che stiamo attraversando, connessi ad una profonda crisi economica e sociale, richiedono un salto di qualità anche nelle strategie sindacali da assumere.
Come UILTuCS e UIL FPL riteniamo che si sia fatto un piccolo passo in avanti perché abbiamo consapevolezza che è difficile e complicata l’integrazione delle attività dei Piani sociali di Zona con le altre politiche del territorio, a partire dalle politiche del lavoro.
Ecco perché siamo convinti che le costruttive interlocuzioni attivate con la politica regionale debbano costituire non il punto di arrivo ma il punto di partenza per il futuro dei servizi alla persona.
Per il nostro Sindacato è importante ed è motivo di soddisfazione essere riconosciuto dalla controparte istituzionale come soggetto pienamente legittimato a discutere e con cui confrontarsi in virtù delle sue competenze e della sua capacità di rappresentanza.
Per la UILTuCS e la UIL FPL è fondamentale che la rappresentanza ai tavoli negoziali sia sempre di più la conseguenza di un solido ed esplicito mandato dei lavoratori e dei cittadini che si deve esprimere attraverso la corrispondenza delle nostre proposte con le esigenze reali e quotidiane delle persone.
Il sistema dei servizi alla persona non può scontare e pagare i problemi di questa fase di drammatica crisi economica e sociale ma deve rappresentare, un vero e proprio osservatorio sociale dei bisogni che il territorio esprime".
Bas 05