La Uil esprime piena solidarietà all’assistente capo di Polizia Penitenziaria per le lesioni riportate a seguito di una aggressione subita da parte di un detenuto italiano. Il segretario regionale aggiunto della Uilpa Penitenziari, Donato Sabia in una nota dichiara: “non è più possibile tollerare queste situazioni, che giornalmente aumentano a livello nazionale in danno dei baschi blu. Il personale di Polizia Penitenziaria ha contribuito fortemente nell’ombra ad evitare che l’Italia pagasse le pesanti condanne annunciate dalla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo, per trattamento inumano e degradante, mettendo in atto il nuovo modello di esecuzione della pena, diviso tra regime aperto e sorveglianza dinamica, ma non può essere trattata così a subirne gli effetti negativi. È assolutamente necessario che nei confronti dei detenuti che si siano macchiati di tale violenza si adottino misure esemplari che, nel pieno rispetto della legge e di ogni garanzia, rendano più stringente il regime detentivo a cui devono essere sottoposti".
Il segretario Generale della Uilpa Penitenziari, Eugenio Sarno, precisa: “tutto ciò, oltre a rispondere alla ragionevole e condivisa domanda di maggior tutela e sicurezza degli operatori (che non può continuare a restare inascoltata), potrebbe servire da deterrente per arginare un fenomeno che ha assunto proporzioni molto preoccupanti e che rischia di mettere in discussione la validità del progetto d’insieme. La Polizia Penitenziaria – conclude – non può essere l’agnello sacrificale alle criticità ataviche del sistema penitenziario".
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