“Ai tre principali disagi già noti – disoccupazione giovanile, femminile e nel Mezzogiorno più allarmante – gli ultimi dati ISTAT aggiungono altri tre ulteriori elementi fortemente preoccupanti sui quali è necessario riflettere: la disoccupazione cronica è in crescita, la metà dei disoccupati cerca lavoro da più di un anno, aumenta l’esercito dei senza lavoro, soprattutto tra i giovani diplomati e laureati, che per sfiducia rinuncia a cercarlo..
Per il sindacato si impone un adeguamento della propria strategia a partire dalla promozione del contratto di apprendistato, sostenendolo anche con risorse regionali per fare vera formazione”. E’ il commento del segretario generale regionale della UIL Carmine Vaccaro aggiungendo che “cercare lavoro da oltre un anno e non trovarlo può essere una condizione drammatica, della quale finora si è parlato troppo poco. Il forte aumento registrato negli ultimi 12 mesi potrebbe essere finalmente l’occasione per affrontare la questione, e porsi finalmente anche il problema della riconversione dei lavoratori che non riescono più a ricollocarsi e che hanno bisogno di acquisire nuove competenze. L’intesa di recente sottoscritta sulla contrattazione può venirci incontro perchè la competitività e la produttività di un’azienda sono i presupposti per una crescita occupazionale e salariale. I contratti aziendali potranno porsi questi obiettivi di crescita e ad essi adattarsi secondo logiche certe e condivise. L’intesa coglie questa esigenza che costituisce un valore aggiunto considerato con particolare favore dalla Uil.
Inoltre in attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti della manovra economica del Governo e quindi di verificarne i riflessi sull’occupazione e il Mezzogiorno, la Uil – sottolinea Vaccaro – chiederà che sia definita una riforma fiscale basata sulla redistribuzione del carico fiscale, tale da favorire lavoratori dipendenti e pensionati, e che tenga conto di detrazioni a vantaggio dei figli a carico. La Uil ribadisce, altresì, la necessità di tagli veri ed effettivi ai costi della politica a livello nazionale come regionale e locale, ricordando che, su questi aspetti e per molti mesi, l’Organizzazione si è mobilitata con una serie di importanti iniziative.
Dopo i dati ISTAT, ora più che mai si deve intervenire con terapie d'urto e la scadenza ravvicinata della sottoscrizione del documento “Obiettivo Basilicata 2012” – aggiunge – è l’occasione più vicina. Diventa inoltre necessario pensare a consistenti e mirati incentivi verso quelle imprese che hanno resistito alla crisi ma che non fanno il salto di qualità' "occupazionale". Vi sono le risorse necessarie per far partire il Bonus occupazione al Sud, ridurre l'Irap solo alle imprese che assumono lavoratori con contratti stabili e, subito, favorire la buona occupazione giovanile”.
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