Uil Trasporti su azienda Trotta

"Oltre il danno anche la beffa. I cittadini di Potenza – si legge in una nota della Uil Trasporti – offesi prima dal direttore e poi dall’amministratore delegato della Trotta Bus. I cittadini del capoluogo lucano non meritano tutto questo, non solo subiscono giornalmente disagi e disservizi causati dal gestore del TPL, ma vengono accusati dagli stessi che le varie lamentele e segnalazioni di disservizio vengono effettuate per puro divertimento, come se effettuassero uno sport da passatempo.
Ormai le problematiche derivanti dalla gestione Trotta sono all’ordine del giorno, diventando un rimpallo generale, la stessa azienda, ha sempre rigettato le responsabilità a terzi, passando dal vecchio gestore, agli amministratori locali, alle organizzazioni sindacali, ai lavoratori e in fine ai cittadini, senza mai assumersi le responsabilità e adempiere a quanto previsto dal contratto di servizio. 
Lo stesso direttore lamenta che la Trotta Bus “ha svolto il suo lavoro” affianco a un Comune dissestato, nonostante il Comune ha sempre corrisposto alla società quanto previsto e nei termini previsti dal contratto di servizio.
Si accusano le organizzazioni sindacali, nonostante – prosegue la nota – le molteplici possibilità date a questa azienda, come ad esempio, sotto gli occhi di tutti, il ritiro dello sciopero posto il 29 maggio 2018, a fronte di una richiesta del sindaco, di costituire un tavolo della responsabilità, volto alla risoluzione delle varie problematiche, tavolo al quale la UilTrasporti si è seduta con tutti i buoni propositi, ma al quale ha dovuto udire solo una serie di baggianate dette dalla parte aziendale, in merito: alla manutenzione, alla sicurezza, alla pulizia dei veicoli e degli impianti fissi, allo svolgimento del servizio stesso e in merito al versamento di quanto dovuto ai lavoratori, come ad esempio: il Fondo Priamo, il quinto dello stipendio, le quote destinate alle varie associazioni, etc., versamenti che tutt’ora non sono stati effettuati, offendendo le varie parti, con l’abbandonando del tavolo di confronto e mettendo in discussioni l’intelletto delle stesse.
I disagi e i disservizi che si verificano ogni giorno sono ormai sotto gli occhi di tutti, corse effettuate con enorme ritardo, corse saltate,  tutto questo dipeso dalla scarsa manutenzione dei veicoli e dalla assenza di veicoli idonei, l’azienda dice di aver fatto investimenti, apportando un incremento alla flotta di autobus esistente, quando l’unico incremento è stato fatto con alcuni veicoli di fortuna neanche adibiti al trasporto urbano e che nonostante ciò non si riesce a coprire quanto previsto dal piano d’esercizio creando disagi agli utenti.
Si vuole scaricare sempre tutte queste responsabilità di inadempienza accusando gli altri, non si risparmia neanche a quanti giornalmente cercano di fare il proprio lavoro anche in condizioni pessime, accusandoli di essere lavoratori inesperti, sabotatori, etc. e non sono gli unici soprusi che quest’ultimi subiscono, a molti di loro gli sono stati addebitati anche dei costi di manutenzione ordinaria come può essere la sostituzione di una sospensione o come altra manutenzione.
Inoltre l’azienda Trotta si espone sempre come benefattrice, col dire di aver assunto tutti, ma non è proprio così, facciamo un po' di chiarezza: prima il vecchio gestore demandava buona parte dei servizi come le pulizie, la manutenzione e buona parte delle linee rurali che presentano una viabilità precaria per il transito di autobus urbani, impiegando più di circa 50 addetti e solo una minima parte di questi sono stati assunti, anzi si è fatto di tutto per ridurre anche la fascia oraria del trasporto per impiegare meno addetti a discapito del servizio offerto ai cittadini.
Ricordiamo  l’addetta delle pulizie precaria che dopo mesi che non gli venivano versati gli emolumenti chiedeva quanto gli spettava e per aver fatto ciò non fu assunta. Pertanto spogliatevi di questa aureola che non vi appartiene. Facciamo anche un po' di chiarezza per quanto riguarda la bigliettazione.
L’azienda Trotta come da contratto doveva fornire il territorio di punti vendita di titoli di viaggio, avendo particolare riguardo alle aree con maggiore densità di popolazione e doveva ammettere l’acquisto a bordo del solo titolo di viaggio corsa semplice con pagamento del sovrapprezzo da parte dell’utente, appositamente per scoraggiare l’acquisto a bordo e rendere il servizio fluido ed efficiente.
Invece come si evince e confermato da una piccola indagine effettuata e riportata sulla Gazzetta di Basilicata nella giornata di ieri, in un Rione popoloso come Verderuolo è difficile se non più impossibile, trovare la rivendita dei titoli di viaggio e a detta di qualche commerciante perché non c’è richiesta, questo avviene perché l’azienda Trotta impone senza alcun criterio agli addetti del servizio, al contrario di quanto stabilito dal contratto di servizio e dal CCNL degli autoferrotranvieri la vendita dei biglietti con sovrapprezzo, la vendita di multipli biglietti corsa semplice utilizzabili solo da un passeggero, rinnovo abbonamenti, etc. arrecando così un rallentamento, del servizio e un intralcio della già difficoltosa mobilità cittadina.    
Non so con quale coraggio si cerca di incolpare gli altri per scaricare le proprie responsabilità, volendo far passare l’azienda Trotta, come una vittima, si parla di innovazione tecnologica, quando neanche il più basilare elemento per il funzionamento di un Servizio Urbano è stato messo in atto, come può essere l’allestimento delle paline cioè delle fermate urbane, dove vengono indicati percorsi e orari delle varie tratte, arretrando il Servizio Urbano del Capoluogo di Regione a decine e decine di anni indietro.
Il capoluogo – conclude la nota – deve offrire dei servizi adeguati ai propri cittadini e ai tanti che giornalmente lo raggiungo, per far crescere anche l’economia locale, nonostante la comunità ha investito delle risorse in tal senso, in questi tre anni tutto ciò non è avvenuto, c’è bisogno di trovare soluzione al problema".

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