Una legge nazionale ed una regionale per promuovere l’invecchiamento attivo e far tornare a crescere il Paese, non solo in termini economici, ma anche a riconoscersi come comunità sono obiettivi ribaditi dalla Uil Pensionati della Basilicata che oggi a Roma ha partecipato con una delegazione alla presentazione della proposta di legge (primo firmatario on. Edoardo Patriarca) promossa dall’Ada (Associazione Diritti Anziani). La legge cerca di rispondere alla voce della società civile e del mondo associativo che gravita attorno a questo argomento e si pone di fronte una visione culturale che si sostanzia nel fare in modo che il tema dell’anzianità e della vita buona sia letto come una grande opportunità. Fare in modo che l’Italia diventi un paese nel quale l’invecchiamento attivo sia sostenuto per migliorare il contesto sociale: non basta solo garantire il benessere dal punto di vista sanitario ma occorre anche avviare un percorso per ottenere una società più solidale, più dinamica e in crescita.
Gli anziani – sottolineano Vincenzo Tortorelli e Michele Delicio della Uil Pensionati – crescono sempre più: ci sono 157,7 anziani ogni 100 giovani. E 55,1 persone in età non lavorativa ogni 100 in età lavorativa; valori in continua ascesa negli ultimi anni. A fronte di ciò, secondo le prime stime relative al 2015, per la prima volta negli ultimi 10 anni, la speranza di vita alla nascita arretra, con un decremento di 0,2 punti per gli uomini (80,1) e 0,3 per le donne (84,7). Per il sindacato dunque si rafforza la propria missione partendo da un dato che esprime il grande lavoro che ci attende: secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – che con il Programma Salute 2020 ha rivolto “raccomandazioni” ai Paesi – l’Italia è al 15esimo posto su 27 Stati Europei per indice di invecchiamento attivo.
Non si tiene conto – aggiungono i dirigenti Uilp – che oltre il 90 % delle famiglie che si rivolgono alle prestazioni di assistenti familiari non riceve alcuna forma di sostegno; e per una percentuale significativa di costoro la spesa incide per oltre il 30% sul reddito disponibile, mentre per metà di essi significa intaccare risparmi, indebitarsi o rischiare di cadere in povertà. A ciò, vanno sommati i nuclei familiari che pur avendone bisogno, non possono utilizzare i servizi di assistenza familiare, ovvero quasi 3 milioni di famiglie. E’ pertanto, prioritario un intervento di riordino complessivo dei servizi di assistenza, cura e della fiscalità in questo ambito da parte del Governo, per assicurare equità e giustizia sociale, liberando altresì energie occupazionali e opportunità di crescita. Non è più rinviabile il varo di una legge nazionale di sostegno ai cittadini non autosufficienti e alle loro famiglie, volta a garantire uniformemente i livelli essenziali di assistenza in tutto il territorio nazionale, ancora caratterizzato da enormi disparità.
Di qui – hanno sottolineato Tortorelli e Delicio – la proposta di legge regionale sostenuta unitariamente da Spi-Cgil, Fnp-Cisl Uilp che ha molti punti in comune con quella nazionale che prevede un “Programma triennale degli interventi”, quale piano integrato e sistemico, nel quale dovranno essere definite le modalità, le azioni, gli strumenti e le risorse con cui i diversi Dipartimenti Regionali partecipano e concorrono alla realizzazione degli interventi. Si pensa di istituire una “Consulta Regionale per l’invecchiamento attivo”, presieduta dall’Assessore alla Salute e Politiche Sociali o da suo delegato e composta dalle forze sociali, gli Enti Locali coinvolti nell’erogazione dei servizi alla persona, dalle ASL e da tutti gli enti o loro rappresentanze direttamente erogatori di interventi sui territori.
La Regione, al fine di favorire l’inclusione sociale – secondo la pdl che è all’esame della competente commissione consiliare – promuove e sostiene, anche attraverso campagne di informazione, sensibilizzazione, promozione della salute e della socialità, azioni e percorsi formativi finalizzati a:progettare percorsi per un invecchiamento attivo, con particolare attenzione ai temi dell’impegno civico e della cittadinanza attiva ed al completamento della vita lavorativa favorendo il collegamento e l’accompagnamento graduale nell’uscita dal mondo del lavoro; promuovere corretti stili di vita, la sana alimentazione e il consumo sostenibile; affrontare problematiche connesse allo sviluppo di nuove tecnologie, a partire da quelle digitali, e ad acquisire conoscenze informatiche; perseguire la sicurezza stradale e domestica; facilitare la comprensione del tempo presente in tutti i suoi aspetti attraverso la proposta di occasioni e strumenti di approfondimento culturale. Inoltre, la Regione al fine di consentire una fruizione più immediata e una maggiore diffusione dei servizi offerti alle persone anziane, sosterrà la diffusione e l’implementazione di strumenti tecnologicamente avanzati, quali card informatizzate, portali telematici e piattaforme tecnologiche onde colmare con azioni positive il digital divide attuale.
bas 02