Uil: no a delegittimazione dei lavoratori regionali

“Ancora una volta i mezzi di comunicazione puntano il dito contro i lavoratori regionali. Ormai da diversi anni a questa parte si assiste ad una campagna denigratoria che getta fango in faccia a  persone che tutti i giorni, malgrado le criticità di un’amministrazione che non riesce ad uscire dalla palude, si recano sul posto di lavoro cercando di onorare al meglio la loro missione di servizio”. Lo afferma la Uil Fpl, che aggiunge: “A leggere le prime pagine dei quotidiani di oggi sembra che gli uffici regionali siano un luogo infernale dove lavora gente corrotta, collusa con la peggiore politica, che si assenta in maniera ingiustificata, che non merita lo stipendio. La realtà è un po’ diversa, malgrado le sacche di negatività che gettano ombra su tutti e che vengono cavalcate e strumentalizzate ad arte dalla facile demagogia che rende i lavoratori regionali invisi all’opinione pubblica. I lavoratori abbiano un sussulto di dignità”.
“La Uil  – aggiune il sindacato – richiama tutti al loro senso di responsabilità, in primis i dirigenti che spesso abdicano al loro ruolo. Se vi sono lavoratori che “stanno seduti al bar di fronte” anziché essere sul posto di lavoro, vanno sanzionati come la normativa già prevede, senza alcun indugio. I comportamenti indegni vanno puniti.
Allo stesso tempo, la Uil non si sottrae dall’intraprendere tutte le azioni tese a difendere la dignità ed i diritti dei lavoratori che si sentono lesi da un comportamento illegittimo dell’amministrazione. 
La Uil richiama, altresì, l’amministrazione a cambiare decisamente rotta e ad agire con più trasparenza ed  efficienza in modo da non alimentare equivoci e disagi per i lavoratori e per i cittadini.
Organizzare e distribuire meglio il lavoro, ad ogni dipendente secondo le sue capacità e professionalità, sembra una cosa ovvia ma siamo ancora lontano dalla sua realizzazione.
E’ diventato un compito immane, un’impresa quasi impossibile, ma occorre agire subito per accantonare quella mediocrità che è stata eletta a modello e che si è impadronita del modus operandi della politica e del mondo del lavoro”.

bas 02

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