“La vicenda dei coordinamenti all’Azienda Ospedaliera S. Carlo sta scadendo nel grottesco”. Lo afferma, in una nota, la Uil Fpl, che aggiunge: “prima del passaggio in Delegazione Trattante (l’ unica sede abilitata a esprimersi in merito) si arriva a proclamare lo stato di agitazione sulla base di dichiarazione ad un tavolo tecnico. Per la verità di ragioni per agitarsi ce ne sarebbero tante, a partire dall’estensione della progressione economica orizzontale (Fascia) al maggior numero degli aventi diritto. Pur essendoci una disponibilità economica sul fondo fascia 2016 di ben 920 mila euro circa, infatti, nessuno muove un dito per costringere l’azienda a riconoscere ai dipendenti la fascia. Si preferisce dare priorità ad una solo categoria a discapito del resto dei lavoratori”.
Nel merito, la Uil Fpf ha sostenuto, in un primo momento, “in coerenza con quanto fatto all’ Asp e all’Irccs Crob, che coloro avessero ricevuto l’incarico dopo il 2001 non avrebbero potuto avere una corsia preferenziale. All’Asp e al Crob nessuno ha fiatato rispetto a questa procedura. Al S. Carlo, invece, si pretende un’altra linea anche per difendere rendite di posizione di autorevoli sindacalisti, peraltro in distacco retribuito. Due pesi e due misure! La Uil Fpl , tuttavia, per cercare di tenere insieme tutto il sindacato, ha responsabilmente avanzato una proposta, verbalizzata al tavolo tecnico, che tiene conto dell’esperienza maturata in questi anni e, per i restanti posti, prevedere addirittura lo scorrimento delle graduatorie. Un bel passo avanti in nome dell’unità sindacale! Quello che però non si può accettare è che la problematica dei coordinatori sia diventata la “ madre di tutte le battaglie” e la stessa determinazione non si mette invece per costringere l’azienda a dare al maggior numero dei dipendenti un riconoscimento sacrosanto: la progressione economica orizzontale”.
La Uil Fpl, pertanto, chiede all’azienda “di convocare con urgenza la delegazione trattante per chiudere la vertenza in merito alla fascia e discutere sulle proposte che unitariamente sono state definite al tavolo tecnico in merito ai coordinamenti. La scrivente non si tirerà indietro rispetto ad una soluzione condivisa che tenga dentro sia chi legittimamente difende la professionalità acquisita, sia chi altrettanto legittimamente aspira a ricoprire ruoli di responsabilità che dovranno essere valutate sulla base del merito”.
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