Uil Fpl su lavoratori sanità lucana

“Una situazione incredibile quella che emerge dall’analisi dei dati dal conto annuale della Ragioneria Generale dello Stato sulla sanità Lucana. Abbiamo analizzato i dati del conto annuale della Ragioneria dello Stato per quanto riguarda il numero di addetti, retribuzione media (generale e dei diversi ruoli), età e assenze retribuite per malattia. In estrema sintesi quello che risulta è che i professionisti della Sanità Lucana sono i meno pagati d’Italia, pur garantendo un servizio di alta qualità, in situazione di cronica carenza di personale”.
È quanto si legge in una nota del Segretario Regionale Aggiunto UIL FPL, Verrastro Giuseppe.
“La retribuzione lorda media è la voce più sorprendente in cui emerge il dato decisamente negativo rispetto al dato medio nazionale. Senza considerare le regioni a statuto speciale, la Basilicata è fanalino di coda nella classifica delle retribuzioni medie: stipendi da retrocessione per dirla in termini sportivi. La retribuzione media, infatti, corrisponde a € 28038 quasi € 2201 euro in meno della media nazionale (€30239), ultima regione dell’intero territorio nazionale. La Regione Basilicata poteva intervenire con risorse aggiuntive regionali previste dal CCNL e dalla normativa nazionale, ma scelse di non farlo. Nella nostra Regione le risorse aggiuntive potevano essere dello 0,8% del monte salari, percentuale al contrario stanziata al personale da altre regioni nei processi di riorganizzazione. Il numero degli addetti è sceso molto tra carenza di personale medico, infermieristico e di supporto, impossibile non intrecciare il dato degli addetti con quello dell’età media per nulla sorprendente. Il personale della sanità in Basilicata – prosegue la nota – ha un età media di poco superiore a quella nazionale, da molto tempo sosteniamo come UIL FPL che è necessario un piano straordinario di assunzioni per garantire i servizi della Sanità e quanto emerge dall’esame dei dati sulle fasce di età ci spinge a sottolineare l’emergenza di questa situazione, tanto più con l’entrata in vigore di quota 100. I dati del MEF dimostrano ancora una volta come la sanità lucana sia tenuta in piedi dai sacrifici dei lavoratori e dalla loro professionalità”.

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