“La storia si ripete ogni anno. Anche quest’anno a Potenza l’avvio dell’anno scolastico per i bambini diversamente abili diventa un problema. L’ennesimo esempio di una società «sorda» alle esigenze dei più deboli, un’offesa nei confronti dei loro diritti. La Uil Fpl – si legge in una nota del segretario regionale Uil Fpl, Giuseppe Verrastro – denuncia una situazione oramai insostenibile. Si parte da una premessa di fondo. Nel loro percorso scolastico, oltre che dell’insegnante di sostegno, i piccoli hanno bisogno di figure qualificate, quali assistenti all’autonomia e alla comunicazione, affinché l’inclusione e l’integrazione scolastica si possano realizzare. Il Comune, che per legge deve garantire questo servizio, ha affidato l’attività alla cooperativa Multiservice. Il servizio – prosegue la nota – partirà in maniera frammentata e ad oggi molti bambini rischiano di non aver l’assistenza dovuta. Ci siamo sentiti rispondere, a causa degli scarsi fondi, il servizio sarà erogato con ore in meno e qualche lavoratore rimarrà escluso. Ciò molto probabilmente comporterà una decurtazione dell’orario di assistenza, per cui i bambini non saranno coperti per tutta la loro permanenza a scuola. E alcuni di loro rischiano di non avere il proprio l’assistente.
La Uil Fpl ritiene che il Comune non possa trincerarsi dietro alle solite questioni economiche e a sostegno di quanto la scrivente sostiene vi è una sentenza del Tar di Calabria del 21 giugno 2012 in cui il collegio giudicante afferma: “In linea di principio l’assistenza va assicurata in ogni caso, senza che abbiano rilievo le eventuali condizioni di difficoltà dell’ente”. Insomma, fondi o non fondi, il Comune dovrebbe garantire il servizio senza tagli e senza limitazioni: “Negare l’assistenza a un disabile (diritto sancito nella legge 104/92) significa negare il diritto allo studio ad un minore, così come proclamato dall’articolo 34 della nostra Costituzione. Anche il servizio materialmente erogato da Multiservice: ”La cosiddetta continuità assistenziale sui bambini non viene rispettata, in quanto alcuni di loro ogni anno cambiano assistente.
Nel comparto, dunque, si ha la sensazione che si navighi a vista e con approssimazione. Ecco perché la scrivente sollecita urgentemente un piano sulla disabilità a lungo termine, una progettualità che consentirebbe di avere fondi e operatori qualificati, che supportino questi bambini nel loro percorso scolastico e di vita. Finora quel che si è tutelato è l’interesse economico dell’ente, ma non bisogna perdere di vista il punto più importante della questione, il diritto all’inclusione scolastica dell’alunno disabile e, se permettete, il suo rispetto. A tal proposito la scrivente sta predisponendo una richiesta di incontro alle istituzioni per fare chiarezza su tutti gli aspetti”.