“Non distruggiamo il sistema Fiat in Basilicata, i politici facciano tra loro un serio discorso, destra e sinistra senza distinzione, che in altre Nazioni senza distinzione di colore partitico è stato affrontato: nella regione”. E’ quanto afferma l’Ugl metalmeccanici con il segretario regionale della categoria, Giuseppe Giordano, il quale con rammarico non condivide i proclami propagandistici di qualche esponente politico lucano di turno che vuole a tutti i costi polemizzare con Fiat e sull’eventuale investimento da fare nella regione. “Voglio ricordare ai politici regionali, giusto per rendersi conto , basta vedere che nella nostra Regione il 20% delle famiglie ha difficoltà economiche, il 6,3% delle famiglie non arriva a fine mese, il 22% delle famiglie è economicamente vulnerabile, famiglie in cui l’unico percettore di reddito è un impiegato a tempo parziale che porta a casa in media 700 euro al mese e altre in cui non c’è nessun occupato, nessuno che lavori. Questo significa che le famiglie “tradizionali” fanno sempre più fatica non solo a reggersi ma anche a reggere la funzione di ammortizzatore sociale che la politica gli ha scaricato addosso. E’ molto facile distruggere a tutti costi – prosegue il segretario Giordano – ma ricordiamo che aiutare i giovani e curare gli anziani, soprattutto quelli non autosufficienti, diventa prima un problema poi una vera sfida con famiglie “economicamente vulnerabili” che non possono affrontare i costi di un’improvvisa emergenza medica o di una qualunque spesa imprevista di una certa consistenza. Distruggiamo tutto,vada via la Fiat dalla Regione, mandiamo a casa i circa 10000 occupati del Vulture/Melfese che percepiscono da quasi 20 anni lo stipendio, se pur poco, dal Lingotto. Difficile, dunque, che un’azienda attaccata da ogni parte, che sostanzialmente dovremmo tenercela buona perché ci dà lavoro, riesca a mantenere, non ci si metta anche la politica o il politico a spingere in negativo su Marchionne, si veda il dramma occupazionale della gente lucana, noi dell’Ugl invogliamo Fiat a mantenere il più possibile lo stabilimento Sata in Basilicata ed a produrre”.
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