Ugl Basilicata su lavoro e Articolo 18

“Il Governo è ben consigliato e sa come creare scompigli tra le oo.ss. dei lavoratori. Non bisogna cadere in queste trappole, partendo dalle Regioni dobbiamo mettere in campo ogni tentativo per preservare l’unità sindacale”. E’ la presa di posizione di Giovanni Tancredi e Pino Giordano, segretari Regionali dell’Ugl Basilicata a difesa dell’articolo 18.“Se pur con diverse vedute dobbiamo essere uniti e se utile confrontarci anche vivacemente. Invitiamo Cgil, Cisl e Uil Basilicata a decidere in modo unitario sulle forme di mobilitazione da mettere in campo. L’Ugl Basilicata – continuano – non è intenzionata a compiere alcun passo indietro nel lanciare a tutte le compagini sindacali un appello a recuperare il valore fondamentale dell’unità sindacale nel quale confrontarsi. Il problema occupazionale non si risolve modificando l’art. 18 o invocando nuove regole per il lavoro, si risolve se le imprese puntano di più su sé stesse. Per rimettere in moto la crescita occorre che gli imprenditori ricomincino a investire, trovino il coraggio di conquistare nuovi mercati all’estero mettendo a rischio una parte dei loro capitali. In Basilicata – concludono i segretari dell’Ugl Tancredi e Giordano – la Fiat Sata n’è di esempio: a Melfi, una fabbrica completamente ristrutturata grazie agli investimenti promessi e mantenuti da Marchionne, con 5.400 dipendenti fino ad oggi, è stata flagellata dalla cassa integrazione. Ora diventerà la prima fabbrica di automobili italiana a tornare stabilmente a lavorare 24 ore al giorno. In pratica quella che è nata è una Melfi2, che sulla base dell’impianto originale (1993) si è trasformata in uno stabilimento di moderna eccellenza tecnologica senza parlarne di articolo 18”.

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