Uffici Giudiziari: Anci Basilicata dice no alla soppressione

Il consiglio direttivo dell'Anci Basilicata, svoltosi nei giorni scorsi, su proposta del vice presidente e Sindaco di Rotondella, Vincenzo Francomano, ha affrontato le problematiche conseguenti alla paventata soppressione di numerosi uffici giudiziari della regione (Giudice di Pace e Sezioni di Tribunali) in relazione a quanto ipotizzato nella proposta di riorganizzazione del Ministero della Giustizia.
L'Associazione dei Comuni esprime il proprio disappunto, poiché con il decreto i cittadini sarebbero costretti a recarsi nel capoluogo del circondario del Tribunale di riferimento per esercitare qualunque tutela di un diritto civile o penale, comprese le frequenti opposizioni a sanzioni amministrative.
Il tavolo ha espresso la netta contrarietà alle soppressioni ipotizzate dal Ministro Severino, riaffermando la necessità di conservare gli uffici giudiziari nella realtà territoriali di competenza.
I Sindaci, inoltre, hanno fortemente stigmatizzato l’orientamento espresso nel provvedimento di scaricare sui Comuni i costi per l’erogazione di un servizio, quello della giustizia, che non rientra nei compiti istituzionali a cui sono preposti gli enti locali.
Tanto ancora di più, dopo che le manovre economiche degli ultimi anni e mesi hanno fortemente penalizzato la finanza locale, mettendo a serio rischio la possibilità per i Comuni di continuare a garantire ai propri cittadini i servizi essenziali.
La paventata riorganizzazione degli uffici giudiziari, inoltre, si presenta ancora più negativa poiché improntata soltanto al criterio del risparmio economico –che, comunque, ad una attenta analisi, non verrebbe garantito -, senza essere accompagnata da una riforma organica volta a ridisegnare le circoscrizioni territoriali – considerando anche la antichità di quelle attuali -, nello spirito di agevolare i cittadini e gli operatori del diritto nel ricevere risposte alla propria domanda di giustizia. In questo quadro di riferimento i Sindaci si sono dichiarati pronti ad interloquire e ad offrire il loro contributo per una giustizia migliore.
Solo allora, infatti, si potrebbe verificare il contributo dei Comuni al mantenimento dell’ufficio giudiziario (costi di gestione e del personale amministrativo, con esclusione dei magistrati).
E’ stato auspicato, inoltre, che la Regione Basilicata possa farsi carico di un dialogo diretto con il Governo per elaborare una proposta organica che parta da una attenta analisi della realtà lucana, da una verifica dei carichi di lavoro che vengono espletati dagli Uffici giudiziari esistenti, del personale che vi è impiegato e delle nuove esigenze che i territori esprimono.
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