"E’ sicuramente positivo che i governi di due paesi-cardine dell’Ue come la Francia e la Germania si pongano finalmente l’obiettivo dell’unione economica e politica ma prima di di pensare a rivedere i trattati si mettano in atto le decisioni del Consiglio europeo di giugno sul varo del fondo salva-Stati e sulla crescita". Lo ha detto in un’intervista all’Unita’ il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, che rilancia la proposta di Romano Prodi di emettere eurobond garantiti da tutti gli Stati membri con le loro riserve auree e il patrimonio pubblico. ‘’Il ministro Grilli deve fermare questo programma di alienazione che invece va utilizzato a garanzia del debito’’ avverte Pittella. ‘’Se si vuole fare davvero l’unione di bilancio, economica e politica, come dicono Hollande e Merkel sono d’accordo ma questo non si fa con un gruppo di lavoro deciso in due paesi: gli Stati europei sono 27 e i cittadini della Ue sono 500 milioni e vanno coinvolti – prosegue l’europarlamentare del gruppo dei Socialisti e dei Democratici – o attraverso la formula della convenzione europea o attraverso l’assemblea costituente eletta dai cittadini con il mandato di fare proposte che saranno sottoposte al voto del 2014’’. Per Pittella la Grecia va salvata senza se e senza ma perche’ la sua uscita sarebbe pericolosissima, un segnale di debolezza dell’Unione e inaccettabile per i valori che animano il progetto europeo sul piano umano e sociale.
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