Alla vigilia della cerimonia di consegna di una medaglia d’oro conferita dalla Fondazione ‘’Jean Monnet pour l’Europe’’ al presidente Emilio Colombo per gli alti meriti avuti nella nascita e nello sviluppo della Cee e dell’Unione Europea, il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, ha rivolto al senatore a vita le sue vive felicitazioni per il riconoscimento attribuitogli da uno dei piu’ prestigiosi organismi di cultura politica europea. ‘’Jean Monnet, uno dei padri fondatori della Comunità europea, è stato per il presidente Colombo un maestro e un amico, al suo insegnamento il senatore ha ispirato costantemente il suo infaticabile contributo alla costruzione dell’unità politica dell’Europa e il suo appassionato e convinto europeismo, che è tornato, anche in questi giorni difficili per la coesione della Ue, a proclamare con entusiasmo contagioso e la pacata e ferma energia di sempre. Per noi che, oggi impegnati nelle istituzioni europee cerchiamo di seguirne le orme, sentire una figura così autorevole al nostro fianco è nel contempo uno stimolo e un conforto. ‘’Più Europa!’’: è questa la via e lo sprone che il Presidente Colombo ci indica e ci rivolge dall’alto della sua esperienza e dei suoi valori cristiani e laici in un momento nel quale sembra perfino possibile che possa andare in pezzi quanto faticosamente conquistato ‘’con generosità, cultura e una forza ideale politica e sociale poggiata su un sentimento di solidarietà e di appartenenza a una Patria comune’’, come lui stesso ci ricorda, da figure della statura di Adenauer, Monnet, De Gasperi e Schuman. E’ vero, Presidente, non basta affrontare con misure tecniche il debito e l’aggiustamento dei conti ma è necessario mettere mano alle istituzioni, aggiornarle e renderle più permeabili alla volontà popolare, per affrontare i nuovi compiti di una governance economica e politica comune che il mondo intero ci richiede, e domani lei o ricorderà al Presidente della Commissione Barroso con la sua consueta fermezza. Le crisi temprano le idee e le società, quando sono fondate sulla pace, la giustizia, la solidarietà, la visione del futuro comune. Ce la faremo, insieme".
bas 02