“Passione per la tradizione-Tradizione per passione”. È questo il tema che lasciare chiaramente intendere lo spirito che anima lo spettacolo ‘paesano’, organizzato a Tursi, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, dal Laboratorio teatrale Tribalarte, associazione che opera da diversi anni nell’animazione culturale organizzando e promuovendo rassegne di natura folklorica, spettacoli e rappresentazioni originate dal recupero e dalla rivisitazione di storie della tradizione locale. L’appuntamento è per il 13 agosto, alle ore 21.00, in Piazza Maria SS. D’Anglona.
Lo fanno sapere gli organizzatori in una nota spiegando che: “Lo spettacolo propone la messa di due episodi ‘Il cappotto’ e ‘L’ortolano’ che si rifanno a vicende popolari, risalenti al secolo scorso, realmente accadute nel piccolo centro della valle del Sinni, con protagonisti dotati di sottile ironia e di notevole arguzia e che, pare, siano state ‘esportate’ nei paesi vicini. Sul palco oltre 20 elementi in costume di Tursi e Montalbano che compongono la neonata ‘Allegra Compagnia’, dei quali 7 sono suonatori di strumenti classici della musica popolare: ciaramella, mandolino, fisarmonica, organetto, tamburo e chitarra. La regia e la direzione artistica sono a cura dell’artista Luigi Caldararo che da anni si cimenta, con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di giovani e anziani, attori e figuranti nel tempo libero che impiegano per riprendere ed interpretare ciò che dalle tradizioni locali e dalla memoria si può attingere. Nel 2014 la messa in scena della rappresentazione de ‘La leggenda di donna Veronica’ e nel 2015 de ‘La leggenda di Palazo Brancalasso’.
Lo spettacolo ‘paesano’ del 13 agosto prevede da uno di vista scenografico (l’allestimento è di Antonio Farina) una ricostruzione di angoli e spazi particolari del paese con la presenza dei ‘mestieranti’ tursitani presenti nelle vie del centro storico. Le musiche che accompagneranno lo spettacolo sono ‘sonate di un tempo lontano’ che – conclude la nota – si tenta di disseppellire con l’aggiunta di ‘Tra veglia e sonno’, brano risalente a tempi più recenti e riproposto dopo un’attenta rivisitazione. In una estate torrida un respiro di fresca ironia sui fatti della vita”.
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