Turismo, Autilio: sì a richieste Consorzi operatori lucani

Per il consigliere regionale di Italia dei valori “occorre approvare rapidamente bandi e misure destinate ad attività di promozione e commercializzazione della nostra offerta turistica”

“La forte sollecitazione rivolta da tutti i Consorzi di operatori turistici lucani alla Regione perché si approvino rapidamente bandi e misure destinate ad attività di promozione e commercializzazione della nostra offerta turistica, attività da affidare agli stessi Consorzi, va sostenuta con convinzione ed impegno tanto più in previsione dell’istituzione dei distretti turistico-alberghieri, annunciati dal ministro Brambilla, che non possono prescindere dal protagonismo dei Consorzi di albergatori ed operatori, come di quello della Regione e dei Comuni dei comprensori turistici”. A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Autilio (IdV), sottolineando “l’esperienza ampiamente positiva svolta dai Consorzi di tutte le aree a maggiore vocazione turistica della nostra regione, specie nella fase ancora pionieristica della promozione delle vacanze e dei soggiorni in Basilicata quando il coraggio e la creatività imprenditoriale, i sacrifici economici dei privati hanno consentito di superare l’inadeguatezza dell’iniziativa pubblica”.

“Le campagne promo – pubblicitarie svolte dai Consorzi tra gli anni ottanta – novanta sono quelle – evidenzia Autilio – che hanno portato per la prima volta i russi in vacanza a Maratea e nel Metapontino, hanno incrementato le presenze dei tedeschi nell’area del Vulture, hanno registrato i primi arrivi di giapponesi a Matera. La promozione devono farla, dunque, gli organismi consortili di imprenditori, sia pure con un coordinamento efficace con l’Apt per evitare duplicazioni o messaggi promo-pubblicitari non convergenti, tenendo conto che l’Apt non ha alcun ruolo di agenzia di commercializzazione e quindi che solo i Consorzi possono fare contratti con i tour operator. Quanto ai distretti, è essenziale – dice Autilio – definire il ruolo della Regione per evitare, come testimonia il Codice del Turismo approvato di recente dal Governo, un ulteriore centralismo di competenze che rischia di accrescere le scontro istituzionale in atto da tempo sulla delega nel turismo. E’ per questo che occorre comprendere che le piccole imprese sono non opportune ma essenziali, perché attraggono turismo fuori dai grandi circuiti, producono ricchezza, creano tantissimi posti di lavoro. Per guardare al futuro del nostro turismo, nell’epoca di internet non conta la dimensione degli alberghi quanto la qualità. Ed è sulla qualità che occorre concentrare ogni sforzo, pubblico e privato”.

“Il Ministro deve, pertanto, calibrare le politiche per il turismo sulla realtà vera del settore che al Sud ed in Basilicata ha caratteristiche particolari. Infine – conclude Autilio – credo che la richiesta dei Consorzi riproponga con un’urgenza un’occasione di riflessione e verifica, magari attraverso una Conferenza regionale, su quanto è stato fatto dall’avvio di legislatura, a partire dai risultati, con ombre e luci, conseguiti attraverso i Piot”.

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