"Dobbiamo annotare un dato che pensavamo di esserci lasciati definitivamente alle spalle, ovvero quello relativo alla flessione delle presenze turistiche nella città di Matera. Si tratta di numeri forniti dalle associazioni di categoria, che hanno dovuto lanciare l’allarme di fronte ad una situazione che, sotto gli occhi di tutti, appare statica". Lo dichiara Nicola Trombetta ,consigliere comunale del centro sinistra. "C’eravamo accorti – prosegue – che Matera da un po’ non vive più la dinamica euforia che la stava caratterizzando; nessun evento messo in agenda. Quelli che credevamo storicizzati sono stati addirittura chiusi, e questa Amministrazione sembra adempiere al ruolo di custode, più che di promotore, dello straordinario patrimonio rappresentato da questa città. In tutto questo più forte dobbiamo allora porci una domanda tradizionale: che cosa fa l’APT? Un ente che dovrebbe promuovere il turismo, col cambio di gestione, risulta ancor più, se possibile, arroccata sull’Appennino regionale. Da lì evidentemente le cose appaiono diverse, ma la realtà che viviamo a Matera è quella, chiarissima, di una cabina di regia sul turismo assente, lontana dal percepire qualsiasi bisogno cittadino. In Basilicata c’è un unico polo turistico che riscuote l’interesse internazionale, ovvero Matera: ebbene qui è mancato qualsiasi investimento APT relativo ai cosiddetti grandi attrattori, tutti ubicati sul territorio potentino, ed oggi si prosegue, pur di fronte al riconoscimento del 2019, con un’azione strategica di indifferenza. Ma un’azienda nata per incrementare le presenze turistiche, e che non riesce ad essere soggetto centrale nella promozione del comparto, ci chiediamo, a cosa serve? Le somme regionale che destiniamo per una simile struttura cosa producono? A vedere i dati ben poco; anzi sembra che, e chi ha memoria storica potrà rispondere autonomamente, le cose di maggiori interesse, nel campo turistico, siano avvenute nonostante l’Apt, miope rispetto alla candidatura di Matera, a suo tempo, ed oggi fedele a se stessa nelle sponsorizzazioni di sagre e feste folkoristiche disseminate da una costa all’altra della Basilicata.
E ancora; esiste un’altra agenzia regionale, la fondazione Lucana Film commission, che avrebbe sede a Matera, o quanto meno dovrebbe avere una sede operativa in città, della quale tuttavia da tempo se ne è persa traccia. Matera come centro del cinema religioso, o invece luogo per film di ambientazione storica, o set cinematografico definito dalla bellezza dello stesso paesaggio. Ebbene, rispetto a simili alternative di cosa si è occupata la Film Commission? Ha forse promosso talenti locali? Incrementato il numero di occupati nel settore? Creato strutture in grado di camminare in maniera autonoma in questo settore? Anche qui, i dati non sono pervenuti. Chiediamo quindi che la regione ed il Presidente vigilino affinché le aspettative che nutriamo, rispetto al funzionamento di questi enti siano all’altezza della loro reale azione; e quindi chiediamo al Sindaco di Matera De Ruggieri di mantenere fede alle parole tante volte espresse, affinché gli enti di cui la Basilicata dispone siano davvero volano per lo sviluppo.
I soggetti deputati lavorini affinché si mantengano gli impegni già assunti, rispetto a risultati strategie di sviluppo conseguenti alla naturale vocazione di questa città".
Bas 05