Trivelle in mare, Perrino e Leggieri presentano mozione

I consiglieri regionali del M5s chiedono l’impugnazione delle autorizzazioni a Shell davanti al Tar del Lazio

&ldquo;Qualcuno dalle parti di Via Verrastro (e non solo) sar&agrave; ancora intontito dal ceffone che Matteo Renzi ha mollato al governo della nostra Regione attraverso le due autorizzazioni concesse alla Shell per la ricerca di petrolio nel mar Jonio&rdquo;. E&rsquo; quanto sostengono i consiglieri regionali del M5s Giovanni Perrino e Gianni Leggieri che hanno presentato oggi in Aula una mozione nella quale si chiede al governo regionale di ricorrere al Tar del Lazio contro i decreti che autorizzano la Shell ad effettuare ricerche di idrocarburi nel mar Ionio settentrionale anche al di sotto delle 12 miglia ed al presidente dell&rsquo;Assemblea di trasmettere la mozione a tutte le Regioni con l&rsquo;invito all&rsquo;approvazione da parte dei Consigli regionali di una risoluzione dal medesimo contenuto.<br /><br />La mozione &egrave; stata iscritta all&rsquo;ordine del giorno ma il Consiglio ha poi deciso che sar&agrave; discussa nella prossima seduta.<br /><br />&ldquo;Chi non ricorda &ndash; affermano Perrino e Leggieri – la farsa di Policoro del 15 luglio scorso finita in un bagno di fischi e le facce scure di Pittella e Emiliano? E lo sciopero della fame del sindaco di Policoro, Leone, durato il tempo di una colazione? Tutte manfrine amplificate da certi giornalisti che non hanno mai fatto mancare il loro squallido consenso alla scellerata azione politica messa in campo da Pittella e Co: come dimenticare alcune di quelle prime pagine che narravano di presunte vittorie a caratteri cubitali? Oggi esponenti della maggioranza piangono lacrime di coccodrillo: Bradascio si dimette da presidente della quarta Commissione e Cifarelli annuncia di voler impugnare le autorizzazioni appena concesse dal governo. Il M5s Basilicata non sta con le mani in mano e, dopo aver spinto al massimo per la deliberazione sui quesiti referendari su art.35 Decreto sviluppo e art. 38 Sblocca Italia (avremmo voluto di pi&ugrave; con l&rsquo;inserimento dei quesiti che abrogavano le norme pro inceneritori e gasdotti), propone al Consiglio regionale di avviare un ricorso al Tar contro i due decreti che autorizzano la Shell ad effettuare ricerche di idrocarburi nel mar Ionio settentrionale anche al di sotto delle 12 miglia marine&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Dalle lacrime di coccodrillo &ndash; dicono Leggieri e Perrino – si passi ai fatti e si metta in campo ogni azione utile a fermare questo attacco continuo alla nostra terra. Pittella, Cifarelli e lo stesso Bradascio abbiano il coraggio di reagire alle prepotenze dei loro diretti superiori. Il possibilista Bubbico merita una risposta immediata. La terra e le coste lucane non devono essere oggetto di un esperimento cos&igrave; drammatico e scellerato. Lo stesso Dario Franceschini (tra coloro che hanno concesso l&rsquo;autorizzazione a Shell), deve capire che i 28 milioni di euro stanziati per Matera non sono certo un passpartout per distruggere il territorio della nostra regione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E dietro l&rsquo;angolo &ndash; concludono- c&rsquo;&egrave; anche l&rsquo;incubo del deposito unico di scorie radioattive subdolamente sponsorizzato da personaggi spuntati come funghi (atomici), dei quali non si sentiva assolutamente la mancanza. Il Consiglio regionale si &egrave; preso una settimana per riflettere sulla mozione da noi proposta. Chiss&agrave;, magari, questa volta ci stupiranno veramente e la mozione verr&agrave; approvata all&rsquo;unanimit&agrave;&rdquo;. &nbsp;

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