Il consigliere di Idv: “il Consiglio regionale farà fino in fondo il suo dovere per evitare che si introduca un altro tassello nella demolizione dei servizi giudiziari per i cittadini”
“In attesa dell'emendamento in Parlamento per salvare i cosiddetti piccoli Tribunali, tra i quali da noi, quello di Melfi e la sezione distaccata di Pisticci, il Consiglio regionale farà fino in fondo il suo dovere per evitare che si introduca un altro tassello nella demolizione dei servizi giudiziari per i cittadini, approvando nella Legge Finanziaria regionale 2013, uno specifico capitolo di spesa ‘giustizia’ di 200mila euro da destinare ai Comuni sedi di uffici giudiziari che nel 2014 diventeranno 300 mila euro”. Lo afferma il vice presidente del Consiglio regionale, Nicola Benedetto (Idv), aggiungendo che “il capitolo di spesa potrà essere rimpinguato e rappresenta la volontà politico-istituzionale di smontare l'alibi del Governo sulla riduzione delle spese considerate superflue nell'amministrazione sul territorio della giustizia. A Pisticci, nello specifico, c'è una struttura moderna, c'è la disponibilità di assegnare dipendenti provenienti da pubbliche amministrazione ed entro la fine del mese ci sarà un fondo per spese ordinarie”.
“Per questo – dice Benedetto – pensiamo che l'emendamento in Commissione Giustizia del Senato vada approvato con urgenza (senza guardare al partito del presentatore dell’emendamento) perché risponde alle battaglie, in corso da diversi mesi, degli ordini forensi, di Consigli regionali (ricordo il recente odg approvato in Aula), sindaci e cittadini, attraverso l’immediata sospensione dei dlgs di revisione della geografia giudiziaria, cominciando con una proroga di almeno due anni, per provvedere successivamente, gradualmente, a un ripensamento della riforma delle circoscrizioni che si faccia davvero carico di coniugare efficienza e risparmi di spese sulla base di un’effettiva e approfondita analisi della realtà”.
“La proroga per Pisticci, inoltre, – aggiunge Benedetto – metterebbe fine alla querelle alimentata dopo la scelta del presidente del tribunale di Matera di chiedere al Ministero della Giustizia ‘l’autorizzazione ad utilizzare i locali posti in Pisticci, in via Cantisani, per soddisfare esigenze del tribunale di Matera, i cui locali non sarebbero sufficienti ad ospitare le attività in caso di soppressione della sezione distaccata di Pisticci’ dopo che lo stesso presidente, ‘a decorrere dal 12 novembre’ aveva disposto che ‘tutti gli affari civili, anche quelli già pendenti, rientranti nella competenza territoriale della sezione distaccata di Pisticci, venissero trattati presso la sede centrale di Matera’ sulla scorta di una ‘impossibilità oggettiva di assicurare a Pisticci un livello minimo di funzionalità con l’esiguità di personale di cancelleria a disposizione’”.