Il consigliere dopo l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale della sua proposta di referendum abrogativo sui tribunali sottolinea che “questo è il momento che la Basilicata tutta insieme possa ancora gridare”
“Ci crediamo ancora”. Ad affermarlo è il consigliere regionale Navazio dopo l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale alla sua proposta di referendum abrogativo sui tribunali. “Lodevole la celerità – ha evidenziato il consigliere – che ha dimostrato il presidente Santochirico di convocare subito un Consiglio regionale con all’ordine del giorno la discussione dell’iniziativa referendaria e la sensibilità e ragionevolezza che l'intera Assemblea ha dimostrato mai come in questa occasione”.<br /><br />“La riorganizzazione degli uffici Giudiziari operata dal Governo – ha ribadito Navazio nel suo intervento in Consiglio regionale – è risultata estremamente penalizzante per il territorio della nostra Regione con la soppressione del Tribunale di Melfi. Abbiamo visto una legge che di fatto è stata strappata, è stata modificata, è stata martoriata, ed è stata abbattuta per alcuni versi sotto i colpi delle correzioni che di volta in volta dovevano essere fatte. Finchè c'è ancora qualche possibilità, la politica, che ha il dovere di mettersi alla testa dei cittadini e capire le battaglie da fare con loro, deve continuare a fare tutte le pressioni possibili e senza perdere tempo ”.<br /><br />Navazio che “da subito – si legge nella nota diffusa alla stampa – si è battuto in prima linea per la battaglia contro la soppressione del tribunale di Melfi” ha voluto sottolineare e ricordare all’intera Aula che “la protesta dei cittadini che in questi giorni si sussegue nella città di Melfi ormai da più di una settimana e la raccolta stessa dei certificati elettorali in una notte bianca nella città frdericiana di 2 mila tessere elettorali si pone l’obbiettivo di raccoglierne 10 mila in segno di protesta nei confronti del Governo”.<br /><br />Navazio che accopmpagnerà la delegazione lucana dei Sindaci per incontrare il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, per chiedere di riesaminare il decreto legislativo 7 settembre 2012 n. 155 di revisione delle circosrizioni giudiziarie tiene, infine, a chiarire che “non è il momento questo di additare le responsabilità che ci sono state e ci sono, ma è il momento che la Basilicata tutta insieme possa continuare a gridare”.<br />