Trasporto locale, Romaniello e Vita su categorie deboli

I due consiglieri regionali di Sel e Psi hanno presentato un emendamento a favore delle categorie socialmente deboli

Favorire il servizio di trasporto pubblico locale per le categorie di disagio psicofisico nonch&eacute; economico e sociale: &egrave; questo l&rsquo;obiettivo di un emendamento, a firma dei capigruppo Giannino Romaniello (Sel) e Rocco Vita (Psi) alla legge regionale n. 22 del 1998 che disciplina la materia del trasporto pubblico locale. L&rsquo;iniziativa, in sintesi, mira ad elevare il reddito iniziale di riferimento per il riconoscimento dei servizi gratuiti dall&rsquo;attuale cifra di 10.329,13 euro a 14.000,00.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;art.24 della legge regionale n. 22 del 1998 &ndash; &egrave; scritto nella relazione di Romaniello e Vita &ndash; non contempla alcun adeguamento temporale del parametro rispetto agli indici inflattivi Istat e, quindi, agli incrementi dei costi della vita nel frattempo intervenuti. Pertanto, dopo 15 anni dall&rsquo;approvazione della normativa di legge regionale, si rende necessario rivedere il limite per evitare che molti beneficiari si ritrovino fuori dall&rsquo;agevolazione. Oltre, quindi, ad elevare il reddito iniziale di riferimento abbiamo chiesto &ndash; riferiscono Romaniello e Vita &ndash; un adeguamento dello stesso ogni cinque anni da parte della Giunta regionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La nostra proposta &ndash; dicono ancora i capigruppo Sel e Psi &ndash; si inserisce nel pi&ugrave; generale impegno rivolto alla difesa del welfare e delle condizioni di vita delle categorie sociali pi&ugrave; deboli. Il sistema di tariffe di servizi pubblici essenziali, come quello del trasporto pubblico, &egrave; sicuramente un elemento delicato sul quale la Regione, pur nei limiti imposti dai tagli statali e dalla cosiddetta spending review del Governo Monti, ha margini di intervento, sia pure sempre pi&ugrave; risicati. Si tratta in sostanza di rafforzare la politica sociale a tutela dei soggetti svantaggiati come intendiamo fare, sulla base della proposta gi&agrave; annunciata da Vita, sul fronte dei ticket sanitari sulla specialistica ambulatoriale da eliminare totalmente per non gravare ulteriormente sui bilanci delle famiglie lucane&rdquo;.<br />&nbsp;&nbsp;

    Condividi l'articolo su: