Totaro (Parco App. lucano) su 'Basilicata, tradizione, arte e fede

Anche il Parco Nazionale dell'Appennino Lucano è in vetrina a Roma nell'ambito della mostra "Basilicata, tradizioni, arte e fede". A presentare le "meraviglie" dell'area protetta, nel corso d'una conferenza stampa tenutasi questa mattina presso il Braccio di Carlo Magno in piazza San Pietro, a Città del Vaticano, il presidente Domenico Totaro e il direttore Vincenzo Fogliano.
"Abbiamo voluto fortemente –ha detto Totaro– prendere parte a questa iniziativa promozionale che fa da cornice all'imminente inaugurazione del presepe di Franco Artese, donato alla Santa Sede dalla Regione Basilicata".
"Essere qui oggi –ha proseguito il presidente Totaro– è la dimostrazione che l'idea che noi abbiamo di Parco non è legata solo a vincoli e regole che intendiamo far rispettare ma anche ad una grande propositività nel campo della cultura e della riscoperta della civiltà cristiana attraverso gli itinerari della fede. La Basilicata tutta e l'area del Parco che rappresento – ha concluso Totaro– meritano di essere scoperte, visitate e godute. Questa mostra che oggi contribuiamo ad inaugurare ne è la dimostrazione tangibile".
Alla conferenza stampa di questa mattina erano presenti, tra gli altri, il direttore generale dell'Apt Gianpiero Perri, la soprintendente per i Beni Storici ed Artistici della Basilicata Marta Ragozzino, il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci e il sindaco di Matera Salvatore Adduce.
"Si tratta di una occasione unica per la Basilicata –hanno sottolineato gli organizzatori dell'evento che chiuderà i battenti il 3 febbraio 2013– di promuovere il suo patrimonio artistico, culturale, tradizionale, proprio nel cuore della cristianità mondiale".
L'esposizione di Città del Vaticano è promossa da Regione Basilicata, Apt e Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Basilicata, con il coordinamento della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici.
Il progetto espositivo ha selezionato opere d'arte in grado di restituire una significativa testimonianza del patrimonio lucano che, nel Braccio di Carlo Magno, si articola lungo due percorsi introdotti, sulla scalinata d'accesso alla mostra, dal Carro trionfale in cartapesta dipinta della Festa devozionale dedicata alla Madonna della Bruna, patrona di Matera. Carro che è anche il simbolo del viaggio intrapreso dalla città dei Sassi verso la nomina a capitale europea della cultura nel 2019.
Dopo grandi immagini fotografiche che rileggono il paesaggio naturale, architettonico e archeologico della Basilicata, il percorso continua, al piano superiore, con citazioni poetiche di autori contemporanei (da Albino Pierro a Sinisgalli passando per Scotellaro e Mario Trufelli) che evocano la Basilicata ed un grande mosaico realizzato con suggestivi particolari delle più belle sculture lignee lucane fotografate da Luciano Pedicini.
Nella grande galleria è allestita la sezione più importante della mostra, intitolata "I segni del sacro: la scultura lapidea -la scultura lignea- l'affresco", in cui sono esposte opere d'arte del Rinascimento lucano realizzate nel XVI secolo. La sezione è aperta dal gruppo lapideo dell'Annunciazione realizzata da Aurelio Persio e contestualizzata da immagini di riferimento relative al Presepe in pietra di Altobello Persio e Sannazaro Panza d'Alessano, conservato nella Cattedrale di Matera ed al Presepe lapideo della cripta di Santa Maria Maggiore a Tursi, attribuito alla bottega di Altobello Persio. Seguono Madonne lignee cinquecentesche provenienti da Pisticci, San Mauro Forte, Stigliano, Laurenzana, Tito, Marsico Nuovo, e due pannelli di affresco, "Adorazione e Visitazione", pertinenti il ciclo eseguito da Giovanni Todisco, nel 1545, nel chiostro di Santa Maria d'Orsoleo a Sant'Arcangelo.
Al piano inferiore l'esposizione continua con la sezione dedicata alle espressioni della "devozione popolare" attraverso immagini, filmati e oggetti (tra cui 3 Cente provenienti dalla chiesa della Candelora di Lagonegro e alcuni costumi della processione del Venerdì Santo di Barile), riferiti alle principali feste e ai più importanti riti della tradizione popolare in Basilicata.
Il percorso espositivo prosegue con le immagini degli affreschi della civiltà rupestre tratte da alcune chiese dell'altopiano murgico materano (la cripta del Peccato Originale, la Madonna delle Tre Porte) e da chiese rupestri dei Sassi di Matera (San Giovanni in Monterrone, Santa Lucia alle Malve e Santa Barbara). Più in la alcune testimonianze rupestri del Vulture: Santa Margherita a Melfi e Sant'Antuono ad Oppido Lucano. La mostra si chiude con una selezione di fotografie del paesaggio lucano raffiguranti importanti monumenti e suggestivi centri storici.
A margine della conferenza stampa di questa mattina il presidente del Parco Nazionale Totaro ha consegnato una targa con la "Cicogna", simbolo del Parco, al direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci. (FAd)

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