"La Coverstory sulle Camere di Commercio raccontata da Felice Vincenzi ai lettori de “Il Mondo” presenta un’analisi dettagliata, davvero accurata e approfondita ma, in tutta evidenza, improntata a dare un taglio “sensazionalistico” a dati e vicende essenzialmente riconducibili ad emolumenti, bilanci, diritto annuale, nomine ai vertici". Lo dichiarano in una 'lettera aperta' il presidente della Camera di Commercio Matera e le associazioni di categoria, in merito al dibattito in corso sulla riforma degli enti camerali.
"Certo è che per seguire le vicende di molte Camere di Commercio italiane, più che fare appello alla passione british per i drammi elisabettiani, come il giornalista suggerisce, basterebbe più semplicemente guardare alla funzione primaria svolta da sempre sui territori: referente unico dell’impresa.
Nessuna altra amministrazione pubblica – nella nostra lunga e variegata Italia – è in grado di “raccordare” impresa e Stato: basti pensare ai Suap, sportelli delegati dai Comuni alle Camere di Commercio per far partire un’impresa in un solo giorno, strumento unico nel suo genere, per semplificazione burocratica con enorme risparmio per la collettività.
Funzioni strategiche, di certo non esaustive: accesso al credito delle piccole imprese, sostegno alle economie locali, sviluppo della giustizia alternativa – vedasi le conciliazioni che riguardano sia imprese che consumatori con ore sottratte alle aule dei Tribunali – costante azione di assistenza alle imprese su export, tutela dei marchi italiani e lotta alla contraffazione, promozione, incessante, degli interventi sul territorio, formazione e assistenza, ambiente e legalità.
Iniziative spalmate in lungo e largo – non solo Roma, Milano e Bologna – da Trento a Catania, passando per Isernia, per Matera, nella maggior parte dei casi, territori difficili ma con bilanci, il più delle volte, in ordine.
Verrebbe poi utile ricordare al Vincenzi – data l’analisi certosina degli emolumenti camerali – che le Camere di Commercio non solo non costano al bilancio dello Stato ma contribuiscono al suo gettito con oltre 80, 5 milioni di Euro ogni anno e che le stesse riversano risorse economiche sui territori per interventi a sostegno delle potenzialità locali".
BAS 05