Per l’esponente del Gruppo misto aderente al movimento Fratelli d’Italia “i principi ispiratori per la farmaceutica non sono né intelligenti, né equi, ma totalmente penalizzanti per chi arriva a stento a fine mese"
“Se sulle visite specialistiche il ticket aggiuntivo è stato abolito, in conformità alla normativa nazionale, sulla farmaceutica, invece, la Regione, che doveva decidere in autonomia, ha sfoderato il suo ennesimo colpo basso nei confronti dei lucani meno abbienti che sono la stragrande maggioranza”. E’ quanto sostiene il consigliere Rosa, nel ricordare che “da domani, lunedì 1 luglio, parte la rimodulazione dei ticket sanitari”.<br /><br />“La Giunta regionale – continua Rosa – con delibera 699 dell'11 giugno 2013 ha stabilito che per l'acquisto dei farmaci con prescrizione medica, non si terrà più conto dell'Isee, ma del modello unico di reddito. Per cui chi dichiara fino a 8.263,31 pagherà un euro su ogni ricetta, per chi invece ha un reddito che supera tale soglia scatta il pagamento di 2 euro a ricetta. Nessuna differenza, dunque, tra chi dichiara un reddito di poco più di 8mila euro e chi invece dichiara 100mila euro. Ci chiediamo quale principio ispiri il ‘De Filippo & co’ quando si prendono decisioni che vanno ad incidere sulla vita dei cittadini in modo così netto. Di sicuro i principi ispiratori non sono né intelligenti, né equi, ma totalmente penalizzanti per chi a fine mese ci arriva a stento”.<br /><br />“Questo assunto dalla Giunta regionale – conclude Rosa – ci sembra un provvedimento diretto a tutelare pochi fortunati. I redditi alti si sa da noi sono rari. Per il resto si pensa ancora una volta di fare business mettendo le mani in tasca ai cittadini, in un settore, la salute, che in Basilicata da diritto costituzionalmente garantito diviene un modo per far quadrare i conti sgangherati delle casse regionali".<br /><br /><br /><br />